Vertice Letta-Alfano: è scontro su Berlusconi

Politica

Nessuna intesa dopo 3 ore di colloquio tra il premier e il suo vice. Il Pdl esclude di restare nel governo se il Pd voterà per la decadenza del Cavaliere da senatore. Epifani: "Non cambiamo idea". Cancellieri: "La competenza è del Senato". RASSEGNA STAMPA

E' stato un incontro duro quello che la sera di mercoledì 21 agosto, per circa tre ore, ha contrapposto il presidente del Consiglio Enrico Letta e il suo vice Angelino Alfano, sul caso Berlusconi, il quale - dopo la sentenza della Cassazione che ne ha confermato la condanna - rischia l'uscita dalla scena politica, mettendo a rischio la tenuta dell'esecutivo.

Secondo le ricostruzioni sui maggiori quotidiani in edicola, l’incontro ha portato a un passo dalla rottura i due schieramenti che formano il governo (RASSEGNA STAMPA). Alfano, secondo quanto riferito da fonti del Pdl, ha ribadito che non è possibile che un partito resti dentro una coalizione, quando l'altro partito della coalizione fa decadere il leader del partito alleato per un "atteggiamento pregiudiziale". Il riferimento è alla richiesta del centro destra di tenere conto del parere di giuristi che esprimono dubbi sulla retroattività della norma Severino, in base alla quale Berlusconi sarebbe incandidabile e deve lasciare il suo seggio da senatore. Nel corso del faccia a faccia sarebbero state registrate invece aperture sui temi economici, in particolare sulla soluzione del superamento dell'Imu e sulla questione dell'Iva.

Sui quotidiani le ricostruzioni sul vertice - "Letta e il Pdl a un passo dalla rottura” è il titolo del Corriere della Sera, che nella ricostruzione di Paola di Caro riporta il rammarico del premier per i rischi del suo esecutivo: "Da palazzo Chigi fanno sapere che un «punto di sintesi», invece, sulle delicate questioni di Imu e Iva è a portata di mano, se non raggiunto. Dunque, perché far precipitare tutto?" scrive di Caro, in riferimento proprio all'avvicinamento tra i due schieramenti sui temi economici. Il quotidiano di via Solferino affida un commento sulla situazione politica all’editoriale di Pierluigi Battista dal titolo "Sospesi nel vuoto".

"Letta-Alfano, rottura su Berlusconi" è il titolo de la Repubblica, che riporta le parole del segretario Pd Guglielmo Epifani da Siena. L'ex sindacalista, sulla questione della decadenza di Berlusconi da senatore, si mostra fermo: "Nessuno può farci cambiare idea, nessuno può tirarci per la giacchetta", "la legge è uguale per tutti". (VIDEO)

Anche la Stampa dedica l’apertura alla crisi politica e titola "Crisi, pressing Pdl su Letta" così come il Messaggero che titola "Governo, il Pdl verso l’uscita". "Letta, non accetto ultimatum" il titolo de L’Unità.
"Letta kamikaze" è il titolo de il Giornale che in un articolo a firma di Francesco Cramer parla di un "ricatto di Letta" nei confronti del Pdl: "Attenti - avrebbe detto il premier - ci sono già 20 grillini pronti a sostenere il mio governo se voi non ci state più".

Cancellieri: "Su Berlusconi competenza è del Senato" - Intanto il giorno dopo il summit il ministro prende le distanze dalle polemiche: "Credo che il Governo debba stare a guardare perché c'è la competenza assoluta del Senato, è un dovere che il Senato faccia la sua parte e il Governo farà la sua quando sarà chiamato a farla", ha detto a 'Prima di tutto' su Rai radio 1. "La legge Severino l'abbiamo fatta in collaborazione tra il ministero della Giustizia, dell'Interno e della P.a. - continua - leggendo i giornali vedo che illustri giuristi e professori hanno posizioni opposte in materia, tutto con motivazioni giuridiche molto forti". Sulla durata dell'esecutivo il ministro ha precisato: "Io mi ispiro a questo aforisma: fai quel che devi, accada quel che può".

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