Il Cavaliere: "Farò sino all'ultimo l'interesse del Paese". Cicchitto al Pd: per far vivere il governo bisogna essere in 2. Serracchiani: votare contro la decadenza dell'ex premier è fantascienza. Grillo: troppo politically correct, non possiamo parlare
''Farò sino all'ultimo l'interesse del Paese e degli italiani. Andate avanti con coraggio, io resisto. Non vi farò fare assolutamente brutte figure. Prepariamoci al meglio''. Parola di Silvio Berlusconi, che nella serata di sabato 17, in vivavoce al telefono, si sarebbe rivolto così agli attivisti Pdl di Bellaria nella riviera riminese. A riferire le frasi dell'ex premier è Il Resto del Carlino, mentre nella mattinata di domenica 18 Fabrizio Cicchitto lancia un avvertimento al Pd sulla tenuta dell'esecutivo: "Per far vivere questo governo - si legge in una nota - bisogna essere in due, forse più di due".
A far discutere è la possibile decadenza dal Senato di Silvio Berlusconi dopo la condanna in Cassazione nel processo Mediaset. I "falchi" del Pdl hanno fatto intendere che se in Giunta il Pd voterà contro il Cavaliere, il governo cadrà. Parole che per il momento non sembrano spaventare il centrosinistra. Almeno stando alle dichiarazioni di Deborah Serrachiani che avverte: "Pensare che il Pd voti come il Pdl è fantascienza". E aggiunge: Il governo "non può essere appeso al destino di un uomo, tantomeno in democrazia, tantomeno essendo un esecutivo di servizio".
Intanto Beppe Grillio torna a fare sentire la propria voce sul blog: "Non possiamo più parlare - scrive il leader del Movimento 5 Stelle -. Il politically correct ha trasformato le nostre conversazioni in parole sintetiche. Di plastica. Le ha svirilizzate. Parlare come si pensa è diventato uno scandalo". E aggiunge: "La morte è un dolce trapasso Berlusconi è uno statista, non un evasore fiscale. Non si diventa vecchi rincoglioniti, ma anziani saggi. I lavori umili e socialmente utili sono scomparsi. Lo spazzino è un operatore ecologico. Non ci sono più ciechi e sordi, ma non vedenti e deboli di udito. Questa piaga ipocrita, questa mascherata sta travolgendo tutto e tutti. Napolitano non è neppure nominabile in Parlamento".
A far discutere è la possibile decadenza dal Senato di Silvio Berlusconi dopo la condanna in Cassazione nel processo Mediaset. I "falchi" del Pdl hanno fatto intendere che se in Giunta il Pd voterà contro il Cavaliere, il governo cadrà. Parole che per il momento non sembrano spaventare il centrosinistra. Almeno stando alle dichiarazioni di Deborah Serrachiani che avverte: "Pensare che il Pd voti come il Pdl è fantascienza". E aggiunge: Il governo "non può essere appeso al destino di un uomo, tantomeno in democrazia, tantomeno essendo un esecutivo di servizio".
Intanto Beppe Grillio torna a fare sentire la propria voce sul blog: "Non possiamo più parlare - scrive il leader del Movimento 5 Stelle -. Il politically correct ha trasformato le nostre conversazioni in parole sintetiche. Di plastica. Le ha svirilizzate. Parlare come si pensa è diventato uno scandalo". E aggiunge: "La morte è un dolce trapasso Berlusconi è uno statista, non un evasore fiscale. Non si diventa vecchi rincoglioniti, ma anziani saggi. I lavori umili e socialmente utili sono scomparsi. Lo spazzino è un operatore ecologico. Non ci sono più ciechi e sordi, ma non vedenti e deboli di udito. Questa piaga ipocrita, questa mascherata sta travolgendo tutto e tutti. Napolitano non è neppure nominabile in Parlamento".