Il sindaco di Firenze, ospite alla festa del partito a Carpi, punzecchia l'esecutivo: "Voglio bene a Letta ma tutti i giorni deve parlare con Brunetta e Schifani". E sull'incontro con la Merkel chiarisce: "Avevo avvisato il premier"
"Non credo che questo accordo col Pdl possa andare avanti molto". Matteo Renzi, ospite della festa Pd a Carpi, si mostra scettico sull'esecutivo di larghe intese. "Io voglio bene a Letta, ma tutti i giorni deve parlare con Brunetta e Schifani", prosegue il sindaco di Firenze. Ma sulla tenuta del governo è più fiducioso: "Se Letta fa bene io sono l'uomo più felice del mondo, anzitutto come cittadino italiano".
La corsa alla segreteria - Il palco di Carpi è anche l'occasione per tornare sull'argomento della corsa alla segreteria. "Questa non è la rivincita della volta scorsa. Io quelle primarie le ho perse. Se correremo per la segreteria lo faremo ragionando concretamente per quello che serve per l'Italia". Non ha dunque sciolto i dubbi sulla sua eventuale partecipazione alle primarie ma ha voluto precisare la sua opinione sul congresso: "Troverei sbagliato cambiare le regole in corsa, le regole ci sono già, sono quelle che hanno portato all'elezione di Bersani. E farei votare come si è sempre fatto i sedicenni. Respingerli sarebbe un brutto segnale".
L'incontro con la Merkel - Renzi ha poi risposto a chi gli chiedeva notizie sul suo incontro con Angela Merkel: "Andare di nascosto dalla Merkel è più o meno una barzelletta, quando incontri il primo ministro di uno stato straniero lo dici al primo ministro del tuo paese e io l'ho detto a Letta, con cui ho un rapporto quotidiano, un mese fa". Nello stesso momento a Forlì, il segretario del Pd Guglielmo Epifani ha dichiarato ai giornalisti presenti di non essere stato a conoscenza del fatto che il sindaco di Firenze avesse incontrato la Cancelliera. Epifani ha poi speso parole di stima per il giovane sindaco: "Renzi è una personalità importante per il Pd, ha una sua forza, un suo peso e una grande popolarità".
Il caso Ablyazov - In un altro passaggio del suo intervento sul palco della festa Pd, Renzi si è espresso sul caso Ablyazov: "Ho visto che Brunetta e Santanché mi hanno tirato in causa sulla vicenda, sembra che la dissidente l'abbia rapita io", rispondendo a chi ha accostato la possibile candidatura di Renzi alla segreteria del Pd con gli attacchi ad Alfano sul caso Shalabayeva. Infine una battuta sulla sentenza della Cassazione per il processo Mediaset: "Quello che accadrà il 30 luglio lo vedremo, in un paese civile le sentenze non si commentano, si rispettano. Berlusconi andava mandato a casa con le elezioni dopo il malgoverno, gli abbiamo permesso di tornare in campo con la serata di Santoro e con i nostri errori sulla comunicazione".
La corsa alla segreteria - Il palco di Carpi è anche l'occasione per tornare sull'argomento della corsa alla segreteria. "Questa non è la rivincita della volta scorsa. Io quelle primarie le ho perse. Se correremo per la segreteria lo faremo ragionando concretamente per quello che serve per l'Italia". Non ha dunque sciolto i dubbi sulla sua eventuale partecipazione alle primarie ma ha voluto precisare la sua opinione sul congresso: "Troverei sbagliato cambiare le regole in corsa, le regole ci sono già, sono quelle che hanno portato all'elezione di Bersani. E farei votare come si è sempre fatto i sedicenni. Respingerli sarebbe un brutto segnale".
L'incontro con la Merkel - Renzi ha poi risposto a chi gli chiedeva notizie sul suo incontro con Angela Merkel: "Andare di nascosto dalla Merkel è più o meno una barzelletta, quando incontri il primo ministro di uno stato straniero lo dici al primo ministro del tuo paese e io l'ho detto a Letta, con cui ho un rapporto quotidiano, un mese fa". Nello stesso momento a Forlì, il segretario del Pd Guglielmo Epifani ha dichiarato ai giornalisti presenti di non essere stato a conoscenza del fatto che il sindaco di Firenze avesse incontrato la Cancelliera. Epifani ha poi speso parole di stima per il giovane sindaco: "Renzi è una personalità importante per il Pd, ha una sua forza, un suo peso e una grande popolarità".
Il caso Ablyazov - In un altro passaggio del suo intervento sul palco della festa Pd, Renzi si è espresso sul caso Ablyazov: "Ho visto che Brunetta e Santanché mi hanno tirato in causa sulla vicenda, sembra che la dissidente l'abbia rapita io", rispondendo a chi ha accostato la possibile candidatura di Renzi alla segreteria del Pd con gli attacchi ad Alfano sul caso Shalabayeva. Infine una battuta sulla sentenza della Cassazione per il processo Mediaset: "Quello che accadrà il 30 luglio lo vedremo, in un paese civile le sentenze non si commentano, si rispettano. Berlusconi andava mandato a casa con le elezioni dopo il malgoverno, gli abbiamo permesso di tornare in campo con la serata di Santoro e con i nostri errori sulla comunicazione".