Il Pd vince al primo turno in cinque dei sedici capoluoghi di provincia nei quali si è votato ed è in testa in tutti gli altri. Ma 4 elettori su 10 hanno disertato le urne. Forte ridimensionamento del Movimento 5 Stelle
Il centrosinistra conquista al primo turno cinque dei sedici capoluoghi nei quali si votava domenica e lunedì ed è avanti in quasi tutti gli altri che vanno al ballottaggio. Ma il vero vincitore di questa tornata elettorale è l'astensionismo, con quasi quattro elettori su dieci che disertano le urne. Un dato che diventa drammatico a Roma dove è addirittura un elettore su due che non è andato a votare. Sconfitto è invece il Movimento 5 Stelle, che non riesce ad accedere al ballottaggio in nessuno dei capoluoghi di provincia nei quali si votava.
A Roma Marino è avanti - Roma va al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino, che conquista il 43% circa delle preferenze, e il sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), fermo al 30,3%. L'imprenditore Alfio Marchini si ferma al 9,35% e Marcello De Vito (M5S), sotto le previsioni, al 12,45%. Ma la Capitale si segnala soprattutto per la sua astensione record, dove solo il 52,8% dei cittadini è andato alle urne. Un dato nettamente inferiore a quello nazionale, già basso di suo, secondo il quale ha votato circa il 62,41% degli aventi diritto. Quasi 15 punti in meno rispetto alle precedenti comunali.
Cinque vincitori al primo turno - Cinque le città capoluogo, Vicenza, Sondrio, Pisa, Massa e Isernia che avranno il sindaco al primo turno. Lungo invece l'elenco dei comuni che andranno al ballottaggio il 9 e il 10 giugno prossimi. E' sicuro, infatti, il ballottaggio a Roma, Brescia, Ancona, Treviso, Siena, Barletta, Avellino, Viterbo, Imperia, Lodi e, per un soffio, a Iglesias.
Centrosinistra avanti - Tra i dati eclatanti, il fatto che nessun candidato del Movimento 5 Stelle andrà al ballottaggio. Deludono anche i risultati della Lega al nord, mentre, tra i comuni al ballottaggio, tutti e 12 vedono prevalere i candidati del centrosinistra. Persino a Brescia il candidato del centrodestra, sindaco uscente, Adriano Paroli è in svantaggio di una manciata di voti rispetto all'avversario di centrosinistra, Emilio Del Bono: il primo si ferma al 38,0% contro il 38,06% del secondo. Inoltre, coloro che conquistano subito la poltrona di sindaco sono tutti del centrosinistra: a Vicenza viene riconfermato Achille Variati, sostenuto da Pd, Udc e lista civica, a Sondrio è certala vittoria di Alcide Molteni, sostenuto da Pd, Psi e liste civiche, anche a Massa si impone Alessandro Volpi, sostenuto da Pd, Sel, Socialisti, Rifondazione e liste civiche. A Pisa viene riconfermato il sindaco uscente, Marco Filippeschi, del centrosinistra. A Isernia vince al primo turno il candidato del centrosinistra Luigi Brasiello con il 50,54%
A Treviso Gentilini è indietro - A Iglesias, dopo un testa a testa, Emilo Agostino (Pd, Sel e lista civica) si ferma al 49,52%, a un soffio dall'elezione al primo turno. Tra quindici giorni dovrà dunque vedersela con il candidato del centrodestra Gian Marco Eltrudis, fermo al 45,53%. Nel capoluogo sardo il Movimento 5 Stelle non aveva presentato nessun candidato. Treviso va al ballottaggio tra l'84enne ex sindaco 'sceriffo', Giancarlo Gentilini, sotto di circa 12 punti rispetto all'avversario, Giovanni Manildo (Pd, Sel e liste civiche) che ha ottenuto il 42,53% circa delle preferenze. A Barletta, che va al ballottaggio, è buona l'affermazione dell'ex portavoce del presidente della Repubblica Pasquale Cascella, che ha ottenuto il 42,2% delle preferenze. Il suo avversario tra quindici giorni è Giovanni Alfarano (Pdl) che ha ottenuto il 26,9% % dei voti.
A Siena il Pd costretto al ballottaggio - A Siena, storica roccaforte della sinistra, ancora alle prese con lo choc della vicenda Monte dei Paschi, Bruno Valentini, sostenuto da Pd, Sel e liste civiche si ferma al 39,54%%. La coalizione che aveva sostenuto, nel 2011, Franco Ceccuzzi, primo cittadino fino a maggio 2012, quando il comune venne commissariato, aveva vinto con il 62% dei consensi.
I risultati negli altri capoluoghi - Ballottaggio anche a Viterbo dove il sindaco uscente, Giulio Marini, del Pdl, ha ottenuto il 25,17%% delle preferenze, mentre lo sfidante Leonardo Michelini (Pd) supera il 35%. Ballottaggio ad Ancona, dove Valeria Mancinelli (Pd, Udc, Verdi, Scelta civica) è in testa, ma si ferma al 37,65%. Ballottaggio anche a Lodi, dove a prevalere è il candidato del Pd, Simone Uggetti, che si ferma al 43,3% contro il candidato del Pdl e Lega, Giuliana Cominetti che si ferma al 34,48%. Infine, è ballottaggio ad Avellino tra Paolo Foti (Pd), con il 25,31%, che se la vedrà con il candidato Udc, Costantino Preziosi al 23,03% circa mentre il candidato del Pdl Nicola Battista si ferma al 16,55%.
Delusione per il Movimento 5 Stelle - Flop del Movimento 5 Stelle, soprattutto se paragonato con i risultati ottenuti alle politiche dello scorso febbraio: a Brescia, dove il Movimento alle comunali ha ottenuto il 7,29%, aveva avuto il 16,6% di consensi alla Camera; a Imperia, dove era primo partito alle elezioni del febbraio scorso con il 33,65% delle preferenze, è crollato all'9,02%. Anche a Roma dove aveva ottenuto più del 27% dei consensi, ora il candidato sindaco ha avuto solo il 12,82% dei voti. Ad Ancona, dove alle ultime politiche aveva ricevuto il 29,72% dei voti, alle comunali di ieri e oggi il Movimento si ferma al 14,05%. A Siena ha raggiunto l'8,55% dei voti contro il 20,95% di quelli ottenuti alle ultime politiche; così anche a Massa, dove il Movimento di Grillo aveva ottenuto uno dei risultati migliori nella regione, alle politiche di febbraio, con il 29%, oggi scende drasticamente al 9,29%.
A Roma Marino è avanti - Roma va al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino, che conquista il 43% circa delle preferenze, e il sindaco uscente, Gianni Alemanno (Pdl), fermo al 30,3%. L'imprenditore Alfio Marchini si ferma al 9,35% e Marcello De Vito (M5S), sotto le previsioni, al 12,45%. Ma la Capitale si segnala soprattutto per la sua astensione record, dove solo il 52,8% dei cittadini è andato alle urne. Un dato nettamente inferiore a quello nazionale, già basso di suo, secondo il quale ha votato circa il 62,41% degli aventi diritto. Quasi 15 punti in meno rispetto alle precedenti comunali.
Cinque vincitori al primo turno - Cinque le città capoluogo, Vicenza, Sondrio, Pisa, Massa e Isernia che avranno il sindaco al primo turno. Lungo invece l'elenco dei comuni che andranno al ballottaggio il 9 e il 10 giugno prossimi. E' sicuro, infatti, il ballottaggio a Roma, Brescia, Ancona, Treviso, Siena, Barletta, Avellino, Viterbo, Imperia, Lodi e, per un soffio, a Iglesias.
Centrosinistra avanti - Tra i dati eclatanti, il fatto che nessun candidato del Movimento 5 Stelle andrà al ballottaggio. Deludono anche i risultati della Lega al nord, mentre, tra i comuni al ballottaggio, tutti e 12 vedono prevalere i candidati del centrosinistra. Persino a Brescia il candidato del centrodestra, sindaco uscente, Adriano Paroli è in svantaggio di una manciata di voti rispetto all'avversario di centrosinistra, Emilio Del Bono: il primo si ferma al 38,0% contro il 38,06% del secondo. Inoltre, coloro che conquistano subito la poltrona di sindaco sono tutti del centrosinistra: a Vicenza viene riconfermato Achille Variati, sostenuto da Pd, Udc e lista civica, a Sondrio è certala vittoria di Alcide Molteni, sostenuto da Pd, Psi e liste civiche, anche a Massa si impone Alessandro Volpi, sostenuto da Pd, Sel, Socialisti, Rifondazione e liste civiche. A Pisa viene riconfermato il sindaco uscente, Marco Filippeschi, del centrosinistra. A Isernia vince al primo turno il candidato del centrosinistra Luigi Brasiello con il 50,54%
A Treviso Gentilini è indietro - A Iglesias, dopo un testa a testa, Emilo Agostino (Pd, Sel e lista civica) si ferma al 49,52%, a un soffio dall'elezione al primo turno. Tra quindici giorni dovrà dunque vedersela con il candidato del centrodestra Gian Marco Eltrudis, fermo al 45,53%. Nel capoluogo sardo il Movimento 5 Stelle non aveva presentato nessun candidato. Treviso va al ballottaggio tra l'84enne ex sindaco 'sceriffo', Giancarlo Gentilini, sotto di circa 12 punti rispetto all'avversario, Giovanni Manildo (Pd, Sel e liste civiche) che ha ottenuto il 42,53% circa delle preferenze. A Barletta, che va al ballottaggio, è buona l'affermazione dell'ex portavoce del presidente della Repubblica Pasquale Cascella, che ha ottenuto il 42,2% delle preferenze. Il suo avversario tra quindici giorni è Giovanni Alfarano (Pdl) che ha ottenuto il 26,9% % dei voti.
A Siena il Pd costretto al ballottaggio - A Siena, storica roccaforte della sinistra, ancora alle prese con lo choc della vicenda Monte dei Paschi, Bruno Valentini, sostenuto da Pd, Sel e liste civiche si ferma al 39,54%%. La coalizione che aveva sostenuto, nel 2011, Franco Ceccuzzi, primo cittadino fino a maggio 2012, quando il comune venne commissariato, aveva vinto con il 62% dei consensi.
I risultati negli altri capoluoghi - Ballottaggio anche a Viterbo dove il sindaco uscente, Giulio Marini, del Pdl, ha ottenuto il 25,17%% delle preferenze, mentre lo sfidante Leonardo Michelini (Pd) supera il 35%. Ballottaggio ad Ancona, dove Valeria Mancinelli (Pd, Udc, Verdi, Scelta civica) è in testa, ma si ferma al 37,65%. Ballottaggio anche a Lodi, dove a prevalere è il candidato del Pd, Simone Uggetti, che si ferma al 43,3% contro il candidato del Pdl e Lega, Giuliana Cominetti che si ferma al 34,48%. Infine, è ballottaggio ad Avellino tra Paolo Foti (Pd), con il 25,31%, che se la vedrà con il candidato Udc, Costantino Preziosi al 23,03% circa mentre il candidato del Pdl Nicola Battista si ferma al 16,55%.
Delusione per il Movimento 5 Stelle - Flop del Movimento 5 Stelle, soprattutto se paragonato con i risultati ottenuti alle politiche dello scorso febbraio: a Brescia, dove il Movimento alle comunali ha ottenuto il 7,29%, aveva avuto il 16,6% di consensi alla Camera; a Imperia, dove era primo partito alle elezioni del febbraio scorso con il 33,65% delle preferenze, è crollato all'9,02%. Anche a Roma dove aveva ottenuto più del 27% dei consensi, ora il candidato sindaco ha avuto solo il 12,82% dei voti. Ad Ancona, dove alle ultime politiche aveva ricevuto il 29,72% dei voti, alle comunali di ieri e oggi il Movimento si ferma al 14,05%. A Siena ha raggiunto l'8,55% dei voti contro il 20,95% di quelli ottenuti alle ultime politiche; così anche a Massa, dove il Movimento di Grillo aveva ottenuto uno dei risultati migliori nella regione, alle politiche di febbraio, con il 29%, oggi scende drasticamente al 9,29%.