Letta: "Ue si occuperà di disoccupazione giovanile"

Politica

Il premier al termine del Consiglio europeo annuncia che è stata accettata la proposta italiana di un vertice sul lavoro per i giovani: "Il tema è l'incubo dei nostri giorni". Chiuso inoltre un accordo su energia e lotta all'evasione fiscale

A luglio i ministri del lavoro della Ue si riuniranno a Berlino per un Consiglio straordinario focalizzato sulle migliori misure per creare occupazione giovanile. A dirlo, a termine del Consiglio al quale ha partecipato per la prima volta da premier, Enrico Letta, che si è detto "molto soddisfatto del fatto che il presidente Ue Van Rompuy ha accettato e comunicato la nostra proposta sul fatto che al prossimo consiglio di giugno il tema della lotta alla disoccupazione giovanile sarà il punto qualificante su proposta italiana". "Van Rompuy sarà a Roma il 31 maggio per discutere di questo" ha aggiunto Letta.

Letta: "Disoccupazione incubo di questo tempo"
- Il premier ha poi spiegato che "il Consiglio si è chiuso con un accordo che comprende due punti: energia e lotta all'evasione fiscale. Un buon accordo". "I dati sulla disoccupazione confermano che quella che stiamo seguendo è la strada giusta". Il tema, ha spiegato, è "l'incubo di questo tempo se non ci sono risposte non c'è credibilità della politica e delle istituzioni europee".

Letta: "Impegno a evitare aumento Iva"
- Letta ha inoltre confermato l'impegno a trovare le risorse per congelare l'aumento dell'Iva previsto per il prossimo luglio. "Se ci saranno le risorse sarà auspicabile che si eviti l'aumento dell'Iva. L'aumento c'è. Dobbiamo discutere sulle risorse che saremo in grado di reperire, tagliando la spesa da altre parti", ha detto il premier in conferenza stampa a Bruxelles.

Letta: "Non voteremo con il Porcellum"
- Interpellato dai giornalisti sull'accordo trovato per alcune modifiche alla legge elettorale, Letta ha spiegato che la priorità era quella di "mettere in sicurezza subito" la legge elettorale "per rispondere alla Corte costituzionale ed evitare una pronuncia di incostituzionalità". Ma, ha proseguito, "deve essere chiaro che questi eventuali piccoli  cambiamenti non sono la legge elettorale con la quale voteremo". La legge con la quale voteremo, ha ribadito Letta, sarà quella "che uscirà al termine del processo di riforma costituzionale, quindi spero a cavallo della  fine dell'anno, e sarà una legge elettorale di riforma complessiva, che terrà conto della nuova forma di governo che dalla riforma costituzionale sarà uscita".

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