Regionali Lazio, il Tar riammette la lista dei Radicali

Politica

Amnistia Giustizia e Libertà parteciperà alle amministrative del 24 e 25 febbraio. "E' una vittoria per le donne e per la democrazia" dice Giuseppe Rossodivita. Prosegue la campagna elettorale dei candidati alla presidenza della Regione

Il Tar del Lazio ha riammesso la lista Amnistia Giustizia e Libertà alle elezioni regionali del Lazio, accogliendo il ricorso presentato dai Radicali. Viene così confermata la candidatura a presidente della Regione Lazio del consigliere uscente, Vincenzo Rossodivita. La lista dei radicali non era stata ammessa alla competizione regionale
dall'ufficio elettorale per il mancato rispetto del principio della pari rappresentanza dei sessi, poiché era stata presentata una donna in più. Non era servito a far cambiare idea all'Ufficio elettorale la rinuncia alla candidatura di una delle donne presenti in lista. Il 'cambio in corsa' era stato considerato tardivo.
Invece, secondo la II sezione bis del Tar del Lazio, presieduta da Solveig Cogliani, il provvedimento di esclusione della lista Amnistia Giustizia Libertà, "appare viziato laddove non ha ammesso la rinuncia della candidata Casu presentata proprio al fine di ripristinare il rispetto del principio di parità contestato".

Rossodivita: "Ha vinto la democrazia e hanno vinto le donne" - "Non abbiamo vinto solo noi ma hanno vinto la democrazia, le donne e quelle leggi introdotte nell'ordinamento per garantire la presenza delle donne nelle istituzioni". Questo il commentato del radicale, candidato governatore per Lista Amnistia Giustizia Libertà, Giuseppe Rossodivita dopo la decisione del Tar.

Storace: centrosinistra alla Regione? Un rischio - Prosegue intanto la campagna elettorale di Francesco Storace, il leader de La Destra candidato alla Presidenza della Regione Lazio. Se il centrosinistra dovesse arrivare a governare la Regione "sarebbe un rischio" ha dichiarato. "Zingaretti vuole fare il commissario della sanità e fare il  commissario significa continuare a decidere da solo, significa continuare ad infliggere mazzate fiscali ai cittadini, magari per mantenerli appagati, io credo sia necessario fare esattamente il contrario", conclude il leader de La Destra a margine dell'incontro con gli industriali tenutosi presso la sede romana di Unindustria. Storace parla anche del premier uscente Mario Monti e accusa lui e il suo governo di aver "posto l'Italia in una condizione di negazione della propria sovranità, ha dovuto trattare tutto con l'Europa, ha dovuto subire tutto quello che si poteva subire dall'Europa, e anche la passeggiata odierna di Monti dalla Merkel, contestata sia da Berlusconi che da tutto il centrodestra, penso che dia la misura del personaggio e delle politiche che si vogliono continuare a presentare. Io vorrei un'Italia finalmente più libera e padrona del proprio destino".

Zingaretti: costruire con imprenditori un modello di sviluppo condiviso - Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dal canto suo prosegue con gli impegni della campagna elettorale. "Con gli imprenditori del Lazio  ricostruiremo insieme un modello di sviluppo condiviso, un comune sentire motivato da un forte senso di responsabilità per far uscire la regione dalla crisi". E' quanto ha dichiarato incontrando a Roma i rappresentanti di Confcommercio-Lazio.
"Basta con le chiusure, gli egoismi, le municipalità, le territorialità esasperate - ha aggiunto Zingaretti- bisogna far convivere le ambizioni personali e quelle del sistema regionale all'interno dei bisogni globali".

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