Elezioni, la Cassazione boccia quasi tutti i simboli civetta

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L'Ufficio elettorale centrale nazionale presso la Corte ha respinto i contrassegni che erano già stati ricusati dal Viminale. Rigettato il ricorso di Samuele Monti. Passa 'Prima il Nord' contro cui aveva fatto ricorso la Lega

La Cassazione ha bocciato quasi tutti i contrassegni che erano stati ricusati dal Viminale per i quali i depositanti avevano inoltrato ricorso, rifiutandosi di modificarli. Oltre al 'falso' Monti, si tratta di altri sei simboli. Unica eccezione è quella che riguarda il contrassegno "Prima il Nord" contro cui aveva fatto ricorso la Lega Nord.

Rigettato il ricorso di Samuele Monti - L'Ufficio centrale nazionale presso la Corte di Cassazione ha dunque rigettato il ricorso di Samuele Monti contro l'esclusione decisa dal Viminale per il suo simbolo. I simboli di Mario Monti saranno gli unici ad avere il nome 'Monti' sulle schede delle elezioni politiche 2013.

Sei i simboli bocciati - In totale, sono stati bocciati: tre simboli che si richiamavano alla Democrazia Cristiana, uno denominato l'Unione di centro-Udc, uno il Grande Sud, uno Movimento sociale italiano - Destra Nazionale Msi-Dn.

Respinto il ricorso della Lega Nord - Sono stati poi respinti dalla Cassazione anche i ricorsi presentati dalla Lega Nord contro il contrassegno "Prima il nord" (che era stato ammesso dal Viminale e quindi parteciperà alle elezioni) e dal Partito pensionati contro il simbolo "Pensionati e invalidi giovani insieme" (e dunque anche quest'ultimo parteciperà). Rigettato, infine, anche il ricorso presentato dal simbolo civetta "Fratelli d'Italia".

Cassazione boccia il simbolo civetta "Fratelli d'Italia" - Il simbolo Fratelli d'Italia-Centro destra nazionale di Ignazio La Russa e coalizzato con Berlusconi sarà dunque l'unico presente sulle schede delle elezioni politiche 2013.

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