Bersani, Vendola e Nencini presentano dieci punti programmatici. Il segretario del Partito democratico: "Non possiamo deludere". Il governatore: "Casini si deve rassegnare, l'Italia che vogliamo non è il Paese dei gattopardi". Renzi: "Troppo generici"
La sfida è iniziata. Anzi. "La miccia è accesa", per dirla con Pier Luigi Bersani che insieme con Nichi Vendola e Riccardo Nencini ha annunciato questa mattina la Carta di intenti con i dieci punti programmatici della coalizione di centrosinistra.
E le regole, non ancora definite nel dettaglio, per le primarie del 25 novembre. Nessun accenno a Mario Monti nel Manifesto 'Italia bene comune', con grande delusione dei montiani, ma sull'agenda europea vengono ribaditi tutti gli impegni internazionali.
Un patto che non convince Matteo Renzi che giudica la Carta di intenti "generica". Così come le regole delle primarie: "Non si ferma il vento con le mani".
Nel documento sottoscritto da Bersani, Vendola e Nencini i tre si dicono pronti a "cercare un terreno di collaborazione con le forze del centro liberale". Interventi brevi, poco e scelto pubblico nella sala Fellini a pochi passi da via del Babuino a Roma. Per i maligni è stata una cerimonia un po' sottotono per essere il lancio della coalizione che aspira a guidare l'Italia nel 2013.
Vendola e Bersani critici con Casini - "Governare non è facile per nessuno e non possiamo deludere il Paese", ha ammonito il segretario del Pd parlando dal palco. Da qui le regole che obbligano tutti i partiti a sostenere per tutta la legislatura chi vincerà le primarie e a sottostare alle decisioni prese a maggioranza. "Ci siamo presi degli impegni reciproci e vincoli di organizzazione", ha assicurato Bersani.
Quanto alle alleanze, il segretario Pd dice "Casini non si preoccupi, che oggi è una bella giornata non solo per noi, è bella per l'Italia".
Più duro Vendola: "Casini si deve rassegnare, l'Italia che vogliamo non è il Paese dei gattopardi, vogliamo cambiare prima di tutto la politica", ha assicurato.
La Carta d'intenti "va oltre Monti" ed è "alternativa ai pensieri conservatori di Casini", ha assicurato, "il rigore cui io mi ispiro è quello dell'uguaglianza e della solidarietà".
Nencini: "Stanchi delle urla" - Guarda avanti anche Nencini. "Il programma che abbiamo sottoscritto oggi è un portolano dal quale troveremo ispirazione per governare nei prossimi anni. Siamo stanchi delle urla. Noi lavoriamo per l'Italia responsabile", ha assicurato il leader del Psi.
E le regole, non ancora definite nel dettaglio, per le primarie del 25 novembre. Nessun accenno a Mario Monti nel Manifesto 'Italia bene comune', con grande delusione dei montiani, ma sull'agenda europea vengono ribaditi tutti gli impegni internazionali.
Un patto che non convince Matteo Renzi che giudica la Carta di intenti "generica". Così come le regole delle primarie: "Non si ferma il vento con le mani".
Nel documento sottoscritto da Bersani, Vendola e Nencini i tre si dicono pronti a "cercare un terreno di collaborazione con le forze del centro liberale". Interventi brevi, poco e scelto pubblico nella sala Fellini a pochi passi da via del Babuino a Roma. Per i maligni è stata una cerimonia un po' sottotono per essere il lancio della coalizione che aspira a guidare l'Italia nel 2013.
Vendola e Bersani critici con Casini - "Governare non è facile per nessuno e non possiamo deludere il Paese", ha ammonito il segretario del Pd parlando dal palco. Da qui le regole che obbligano tutti i partiti a sostenere per tutta la legislatura chi vincerà le primarie e a sottostare alle decisioni prese a maggioranza. "Ci siamo presi degli impegni reciproci e vincoli di organizzazione", ha assicurato Bersani.
Quanto alle alleanze, il segretario Pd dice "Casini non si preoccupi, che oggi è una bella giornata non solo per noi, è bella per l'Italia".
Più duro Vendola: "Casini si deve rassegnare, l'Italia che vogliamo non è il Paese dei gattopardi, vogliamo cambiare prima di tutto la politica", ha assicurato.
La Carta d'intenti "va oltre Monti" ed è "alternativa ai pensieri conservatori di Casini", ha assicurato, "il rigore cui io mi ispiro è quello dell'uguaglianza e della solidarietà".
Nencini: "Stanchi delle urla" - Guarda avanti anche Nencini. "Il programma che abbiamo sottoscritto oggi è un portolano dal quale troveremo ispirazione per governare nei prossimi anni. Siamo stanchi delle urla. Noi lavoriamo per l'Italia responsabile", ha assicurato il leader del Psi.