Open data, Milano scopre le carte: “Trasparenza e sviluppo”

Politica
L'homepage del nuovo portale Open Data del Comune di Milano
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Presentato il nuovo portale del Comune dove sono pubblicate informazioni "aperte" sulla città, sui servizi e sulla giunta. L’assessore Cristina Tajani a Sky.it: “Pensato per i cittadini e per il mondo del business, farà bene a tutti”

di Daniele Troilo

“Mettere a disposizione le informazioni riduce le disparità e il gap tra i cittadini, per questo l’open data farà bene a Milano e ai milanesi”. Parola di Cristina Tajani, assessore allo Sviluppo economico del capoluogo lombardo, che martedì 2 ottobre ha presentato alla città il nuovo portale dove saranno resi disponibili i dati pubblici: si va dalle piste ciclabili all’Area C, dalle scuole primarie alle stime sulla popolazione nei diversi quartieri da qui al 2030 divisa per età e sesso. “L'obiettivo è di arrivare a cento set di dati entro la fine dell'anno”, dichiara l’assessore a Sky.it.
Dati in forma open, sull’esempio di altre realtà (Firenze, Torino, la Provincia di Roma), rilasciati pubblicamente e in un formato digitale per agevolare la consultazione e l'elaborazione da parte dei cittadini, che possono scaricarli, consultarli e usarli per creare nuove applicazioni. Un modo per rendere la pubblica amministrazione più trasparente e accessibile per il cittadino, ma anche per fare da volano a nuove attività imprenditoriali.

Tajani: "Pensiamo ai cittadini e al mondo del business" - “Pensiamo a due tipi di utenti – spiega l’assessore Tajani – il primo è il cittadino che grazie agli open data può beneficiare di una maggiore trasparenza, più informazioni, più servizi. In questo modo potrà essere consapevole di cosa succede in città, che traffico c’è in quel momento, quanti parcheggi ci sono, e quindi regolare e migliorare anche le proprie abitudini. Il secondo è il mondo del business, che grazie a queste informazioni può avere maggiori opportunità di sviluppo. Come? Ad esempio le proiezioni demografiche possono orientare le scelte di un commerciante sulla zona in cui aprire un negozio”.
Al momento il sito ospita i primi 45 set di dati.
Tra questi i data set su scuole, postazioni del bike sharing, mobilità e Area C, hotspot wifi, centri sportivi, aree giochi, orti comunali e didattici, aree per cani e strutture ricettive. Non ci sono ancora informazioni sul bilancio comunale (visibile in ogni caso, anche se non ottimizzato, sul sito del Comune). L’assessore Tajani però assicura: “Sarà pubblicato entro l’anno”. 

Presto un bando per particpare con nuove idee - La speranza è che, come rivela uno studio della Commissione europea, la liberazione dei dati possa portare anche dei vantaggi in termini economici e di sviluppo per la città. Una cosa è certa: se da una parte il Comune pubblicherà il maggior numero di informazioni, dall’altra qualcuno (un privato o un ente) dovrà sforzarsi di trasformare i dati grezzi in informazioni fruibili da chiunque, attraverso applicazioni per gli smartphone o programmi per il pc.
“Abbiamo riscontrato un interesse generico da parte di diversi sviluppatori, ma non abbiamo nomi e impegni fissati. Nei prossimi giorni ci sarà un bando per sponsor e partner che vorranno partecipare allo sviluppo di nuove idee. La competizione è aperta”, spiega Tajani.

Pisapia: "Dati aperti aiutano i cittadini" - Per realizzare questo sito il Comune si è avvalso solo di risorse interne. Si tratta di una versione beta (che significa non ancora definitiva), quindi meno accattivante da un punto di vista estetico rispetto ad altre, ma l’assessore non sembra preoccuparsene: “E’ una soluzione temporanea ma questo non vuol dire che sia meno fruibile. Non abbiamo ancora pensato a interventi grafici sul portale, se sfruttare di più l’uso di tabelle o infografiche come fa Firenze, ma per ora consideriamo prioritario diffondere questi dati. Ci saranno dei rilasci mensili e vogliamo che anche gli utenti interagiscano con noi, dandoci consigli”.
Il sindaco, Giuliano Pisapia, ha sintetizzato i vantaggi del nuovo portale su Twitter: "Utili per gli startupper, i dati aperti aiutano anche i cittadini a comprendere meglio le dinamiche della città”.

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