Intervento del sindaco di Milano alla festa dell'Idv di Vasto: "Meglio avere dei genitori, anche omosessuali, che non averne affatto". Sul futuro del centrosinistra: "Basta con governi alla Prodi, che un giorno votano e il giorno dopo scendono in piazza"
"Sono d'accordo con la possibilità di far adottare dei figli anche alle coppie omosessuali". A dirlo è Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, in un intervento alla festa dell'Idv di Vasto. "Meglio avere dei genitori, anche se omosessuali, piuttosto che non averne affatto" ha spiegato il primo cittadino.
"I sindaci hanno aperto uno spiraglio al paese" - Pisapia è poi intervenuto anche in merito ai temi più generali sul futuro del paese. Nel corso dell'incontro insieme ai sindaci di Verona, Napoli, Palermo e Genova, ha osservato che i "sindaci, con l'attivismo salito dal basso, che ha permesso di vincere a Milano ed ha aperto uno spiraglio nel Paese, possano avere un ruolo". "Parto dalla foto di Vasto, oggi si è ristretta ma penso si possa allargare guardando al futuro", ha detto ancora Pisapia. "I sindaci hanno esperienza, ad esempio di primarie", ha aggiunto. Ed allora, "primarie serie, un programma che nasce dal basso ed essere garanti del dopo primarie", ha detto ancora Pisapia che ha proseguito: "creiamo le condizioni perché chiunque si è presentato sia partecipe di una battaglia per vincere le elezioni, perché primarie belle ma elezioni perse, come già accaduto da qualche parte, non ci piace più", ha spiegato.
"Basta con i governi alla Prodi" - Il sindaco di Milano ha quindi spiegato che "la coalizione che dobbiamo costruire deve essere la più vasta possibile, con steccati ben precisi al centro e alla destra, con un segnale di antagonismo e di svolta rispetto al governo Berlusconi e Monti, in grado però di governare perché non ne posso più di partiti di governo e di lotta". Pisapia ha quindi concluso: "Altri governi Prodi non ne vogliamo più, non perché Prodi non fosse valido ma perché un giorno votava in un modo e il giorno dopo era in piazza". Serve una coalizione, ha detto ancora Pisapia, in grado "di fare scelte difficili e antipopolari, sapendo che lo si fa per un bene pubblico. Da Vasto deve partire un messaggio in questa direzione ad alcune forze politiche. La possibilità di alleanza deriva anche dalla volontà e dalla funzione di responsabilità di governo", ha concluso.
"I sindaci hanno aperto uno spiraglio al paese" - Pisapia è poi intervenuto anche in merito ai temi più generali sul futuro del paese. Nel corso dell'incontro insieme ai sindaci di Verona, Napoli, Palermo e Genova, ha osservato che i "sindaci, con l'attivismo salito dal basso, che ha permesso di vincere a Milano ed ha aperto uno spiraglio nel Paese, possano avere un ruolo". "Parto dalla foto di Vasto, oggi si è ristretta ma penso si possa allargare guardando al futuro", ha detto ancora Pisapia. "I sindaci hanno esperienza, ad esempio di primarie", ha aggiunto. Ed allora, "primarie serie, un programma che nasce dal basso ed essere garanti del dopo primarie", ha detto ancora Pisapia che ha proseguito: "creiamo le condizioni perché chiunque si è presentato sia partecipe di una battaglia per vincere le elezioni, perché primarie belle ma elezioni perse, come già accaduto da qualche parte, non ci piace più", ha spiegato.
"Basta con i governi alla Prodi" - Il sindaco di Milano ha quindi spiegato che "la coalizione che dobbiamo costruire deve essere la più vasta possibile, con steccati ben precisi al centro e alla destra, con un segnale di antagonismo e di svolta rispetto al governo Berlusconi e Monti, in grado però di governare perché non ne posso più di partiti di governo e di lotta". Pisapia ha quindi concluso: "Altri governi Prodi non ne vogliamo più, non perché Prodi non fosse valido ma perché un giorno votava in un modo e il giorno dopo era in piazza". Serve una coalizione, ha detto ancora Pisapia, in grado "di fare scelte difficili e antipopolari, sapendo che lo si fa per un bene pubblico. Da Vasto deve partire un messaggio in questa direzione ad alcune forze politiche. La possibilità di alleanza deriva anche dalla volontà e dalla funzione di responsabilità di governo", ha concluso.
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