Il leader dell'Api, ora nel Terzo Polo, apre al Partito democratico: "All'ordine del giorno c'è un'alleanza imperniata sulla candidatura di Bruno Tabacci". Poi si rivolge all'Udc: "Niente polemiche ma le scelte delle alleanze vanno dichiarate prima"
L'Api di Rutelli va verso l'archiviazione del Terzo Polo e si riavvicina al Pd. E' lo stesso presidente del partito, Francesco Rutelli a tracciare, in un' intervista a Repubblica, la strada per l'alleanza con i democratici alle prossime elezioni, anche se la decisione andrà presa dall'assemblea nazionale.
"Alle elezioni regionali siamo sempre andati con il Pd - spiega - e in Sicilia sono stato tra i primi a dichiararmi per Crocetta e per un'alleanza di centrosinistra. Il punto è che non si ripeta l'esperienza dell'Unione condizionata da massimalisti e populisti".
Non si tratta, insomma, di rientrare nel Pd ma "all'ordine del giorno c'è un'alleanza imperniata sulla candidatura di Bruno Tabacci alle primarie e sulla prospettiva di un governo solido che porti avanti le riforme difficili del governo Monti".
Niente "polemiche" nemmeno con l'Udc, salvo che "le scelte delle alleanze vanno dichiarate prima".
E in punta di fioretto anche una 'stoccata' a Renzi: "E'la prova - dice - che ci sono politici che fanno crescere i giovani".
Per Rutelli, infine, un Monti-bis ci sarà solo "se non c'è una maggioranza chiara alle elezioni". Come seconda opzione per il premier ci potrebbe essere "il Quirinale" o, terza, "una posizione di vertice in Europa nel 2014".
"Alle elezioni regionali siamo sempre andati con il Pd - spiega - e in Sicilia sono stato tra i primi a dichiararmi per Crocetta e per un'alleanza di centrosinistra. Il punto è che non si ripeta l'esperienza dell'Unione condizionata da massimalisti e populisti".
Non si tratta, insomma, di rientrare nel Pd ma "all'ordine del giorno c'è un'alleanza imperniata sulla candidatura di Bruno Tabacci alle primarie e sulla prospettiva di un governo solido che porti avanti le riforme difficili del governo Monti".
Niente "polemiche" nemmeno con l'Udc, salvo che "le scelte delle alleanze vanno dichiarate prima".
E in punta di fioretto anche una 'stoccata' a Renzi: "E'la prova - dice - che ci sono politici che fanno crescere i giovani".
Per Rutelli, infine, un Monti-bis ci sarà solo "se non c'è una maggioranza chiara alle elezioni". Come seconda opzione per il premier ci potrebbe essere "il Quirinale" o, terza, "una posizione di vertice in Europa nel 2014".