Maroni: "I nostri sindaci violeranno il patto di stabilità"

Politica
Umberto Bossi e Flavio Tosi

Manifestazione della Lega a Verona contro l'Imu. L'ex ministro dell'Interno annuncia azioni di protesta delle amministrazioni locali del Carroccio: "Inizia la guerra istituzionale contro il governo". Applausi per Umberto Bossi

No Imu Day della Lega a Verona. Il Carroccio si è dato appuntamento nell'unica grande città in cui è riuscita a confermare il proprio sindaco, Flavio Tosi, alle scorse elezioni amministrative, per manifestare contro la tassa sugli immobili introdotta dal governo di Mario Monti. Di fronte a un migliaio di militanti sono saliti sul palco prima Roberto Maroni, al momento uno dei triumviri del partito, e poi anche Umberto Bossi, accolto dall'applauso dei presenti. Il Senatur è intervenuto dal palco annunciando che tra pochi giorni verrà resa pubblica un'importante novità (guarda il video).

Maroni: "Violeremo il patto di stabilità"
- L'ex ministro dell'Interno ha delineato le prossime tappe della strategia leghista. Si parte dalle iniziative lanciate da alcuni sindaci del carroccio contro l'Imu, dalla scelta di fissare al zero per cento la seconda rata, fino a quella di non approvare i bilanci comunali, all'annuncio che in autunno le amministrazioni locali guidate dalla Lega romperanno il Patto di stabilità. "Oggi - ha detto Maroni - comincia una azione concreta di guerra istituzionale contro il governo per denunciarne le malefatte in quanto spreme i cittadini del nord per rifinanziare la Salerno-Reggio Calabria. Importante per noi e' che i nostri sindaci della Lega cominciano a far sentire la loro voce, la loro protesta istituzionale contro il governo che continuera' nei prossimi mesi avendo come obiettivo la cancellazione o la revisione del Patto di Stabilita' che strozza i comuni e danneggia i cittadini".

Tosi: "Sbagliato dire non pagate l'imu" - Più prudente Flavio Tosi che, di fronte all'ipotesi di una rivolta fiscale dei cittadini, mette le mani avanti e spiega che "siccome poi non pagarla si scarica sul  cittadino, perché il rapporto è Stato-cittadino. Se potessi  prendermela io la responsabilità lo farei, ma poi lo Stato va a  prendersela con chi non la paga... Il dramma è che sono tanti già adesso che non riescono a pagare la prima rata, vedremo alla fine  dell'anno cosa succede, questo sarà drammatico. L'invito all'obiezione fiscale lo fai se dai anche gli strumenti di difesa: mandare allo sbaraglio la gente è scorretto".

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