Grillo: scacco matto ai partiti, che si impiccano da sé

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Il Senato ha salvato dall'arresto De Gregorio, il consiglio regionale lombardo respinto la mozione di sfiducia a Formigoni: secondo il comico, è "l’eterno trionfo dell’inciucio". Guarda il video

Salvato dall’arresto Sergio De Gregorio, salvato dalla sfiducia Roberto Formigoni. Nei palazzi del potere si perpetua “l’eterno trionfo dell’inciucio”. E Beppe Grillo se la ride. Perché in due sole mosse i partiti, “stupidi”, concedono lo “scacco matto” al Movimento 5 Stelle.

"L'inciucio in Senato" - Dalle pagine del suo blog, con l'abituale prosa pungente, Grillo spiega che la prima mossa autolesionista messa a segno nelle ultime 24 ore dai partiti è stata l’aver negato ai magistrati di Napoli l’autorizzazione a disporre gli arresti domiciliari per il senatore del Pdl De Gregorio, indagato nell’ambito dell’inchiesta su Lavitola. “L’eterno trionfo dell’inciucio, con baci e abbracci dopo la votazione – avverte il fondatore del M5S - prelude al prossimo salvataggio del tesoriere della Margherita Luigi Lusi, in conto Pdmenoelle, che ha tirato in ballo Rutelli, Bindi, Renzi, Fioroni, Franceschini, Gentiloni e Realacci. Se finisce dentro – sottolinea Grillo – Lusi potrebbe cantare come un usignolo o fare la fine di Pisciotta o Sindona. Entrambe le ipotesi non sono però ‘politicamente corrette’. Gli scommettitori danno per certo il niet all’arresto del tesoriere di sinistra. De Gregorio – osserva il blogger - val bene un Lusi, forse due”.

Lo "scampato pericolo" di Formigoni - Come se non bastasse, prosegue Grillo, quasi in contemporanea, “la mozione di sfiducia a ‘Forminchioni’, governatore abusivo della Lombardia, arrivato al quarto mandato (terzo consecutivo) per le vacanze finanziate dal faccendiere Piero Daccò, viene respinta da Pdl e Lega”. E per di più, ironizza il comico, al momento del voto il capogruppo del Pd Luca Gaffuri “era assente, nel solco della tradizione pidimenoellina”. Insomma, “come per De Gregorio, al Pirellone si sono sprecati baci e abbracci per lo scampato pericolo”.

"Lo scacco matto dell’imbecille” – Con questi due episodi, che si inscrivono nel solco della tradizione “dell’inciucio”, secondo Grillo i partiti consegnano la vittoria sulla scacchiera della politica al Movimento 5 Stelle con quello che tra gli scacchisti è conosciuto come lo “scacco matto dell’imbecille” o “dello stupido” (qui sotto, il video pubblicato sul blog di Grillo). Si tratta dello scacco matto più veloce possibile, in sole due mosse. Con gli “stupidi” (leggi, i partiti) che “si impiccano da soli su una scacchiera”.



Il “suicidio” della “Casta” – Non è però l’unico, Grillo, ad aver bollato come mosse autolesioniste quelle di ieri. Diversi osservatori hanno infatti sommato alle vicende Formigoni e De Gregorio, quella delle nomine per Agcom e Garante della privacy, con l’elezione di figure legate ai partiti (scelte fatte “senza trasparenza”, proprio “ora che la priorità sarebbe la fiducia degli elettori”, ha denunciato su Twitter Roberto Saviano).
Decisioni “suicide”, le ha definite su la Repubblica Curzio Maltese, che si domanda: “E’ in atto un complotto alla rovescia dei partiti per consegnare il 51% al movimento di Grillo?”. Stiamo assistendo “impotenti”, ha scritto su La Stampa Massimo Gramellini, “al ‘cupio dissolvi’ di una generazione politica”.

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