"Cerchiamo di rimediare alla devastazione data dai governi precedenti in tema di disavanzo e debito" dice il premier in un'intervista a Famiglia Cristiana. E sulla cittadinanza ai figli degli immigrati: "Il tema mi sta a cuore, ma divide la politica"
La lotta contro l'evasione fiscale del governo sarà in futuro ancora più dura di quanto non sia stata fino ad ora. A dirlo il presidente del Consiglio Mario Monti nel corso di una intervista a Famiglia cristiana, anticipata alle agenzie. "Siamo stati criticati per essere stati troppo duri sul fronte dell'evasione- dice il premier - le assicuro che saremo ancora più duri in futuro". Il capo del governo ricorda poi che "dei tre termini: rigore, equità e crescita, quello che per ora meno si è esplicitato è la crescita, che andrà in onda nei mesi prossimi. In realtà, ci sono due problemi. Uno è di comunicazione. L'altro è che per il cittadino è facile capire che si stava andando verso una situazione greca, ma è ben difficile rendersi conto dell'equità o dell'iniquità di una manovra. La mia convinzione è che abbiamo fatto molto sul piano dell'equità".
A proposito delle politiche per la famiglia, Monti dice a Famiglia cristiana: "I governi che ci hanno preceduto hanno creato così grandi disavanzi e debiti pubblici" che hanno "caricato il peso su italiani che allora erano bambini. O non erano ancora nati. Quella è stata la più grande devastazione delle famiglie. Noi ci troviamo, oggi, a cercare di rimediare a quella situazione".
Nell’intervista, il premier affronta anche altri temi, come quello della concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. "E’ una questione – dice Monti - che, personalmente, sento molto. Però, ho avuto un mandato che è, essenzialmente, assicurare un risanamento all'economia italiana. Noi dobbiamo ispirarci anche al principio della parsimonia nel caricare la barca dell'attività di governo del suo programma e poi della realizzazione con altre tematiche. Che sono pure importantissime, magari più del risanamento economico. Ma proprio per questo sono controverse nel panorama politico. E rischiano di determinare conflitti tra le diversissime parti politiche che sostengono il governo".
"Se - aggiunge il premier - fosse risolto il problema della cittadinanza dei minori figli di stranieri, al prezzo di scompaginare a maggioranza di governo e del risanamento dell'economia italiana, potrei avere una soddisfazione intima morale, ma considererei fallito il mio mandato. Forse, sono troppo pragmatico".
A proposito poi dei recenti episodi di terrorismo che hanno attraversato il paese, “il governo – dice Monti - intende avere la più grande fermezza e determinazione nel contrasto a ogni tipo di criminalità. E vogliamo operare perché il Paese sia più che mai unito. Anche se recentemente in Italia ci sono stati sintomi inquietanti, mi auguro che rimangano episodi isolati".
A proposito delle politiche per la famiglia, Monti dice a Famiglia cristiana: "I governi che ci hanno preceduto hanno creato così grandi disavanzi e debiti pubblici" che hanno "caricato il peso su italiani che allora erano bambini. O non erano ancora nati. Quella è stata la più grande devastazione delle famiglie. Noi ci troviamo, oggi, a cercare di rimediare a quella situazione".
Nell’intervista, il premier affronta anche altri temi, come quello della concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia. "E’ una questione – dice Monti - che, personalmente, sento molto. Però, ho avuto un mandato che è, essenzialmente, assicurare un risanamento all'economia italiana. Noi dobbiamo ispirarci anche al principio della parsimonia nel caricare la barca dell'attività di governo del suo programma e poi della realizzazione con altre tematiche. Che sono pure importantissime, magari più del risanamento economico. Ma proprio per questo sono controverse nel panorama politico. E rischiano di determinare conflitti tra le diversissime parti politiche che sostengono il governo".
"Se - aggiunge il premier - fosse risolto il problema della cittadinanza dei minori figli di stranieri, al prezzo di scompaginare a maggioranza di governo e del risanamento dell'economia italiana, potrei avere una soddisfazione intima morale, ma considererei fallito il mio mandato. Forse, sono troppo pragmatico".
A proposito poi dei recenti episodi di terrorismo che hanno attraversato il paese, “il governo – dice Monti - intende avere la più grande fermezza e determinazione nel contrasto a ogni tipo di criminalità. E vogliamo operare perché il Paese sia più che mai unito. Anche se recentemente in Italia ci sono stati sintomi inquietanti, mi auguro che rimangano episodi isolati".