Bersani: "Il candidato premier spetterà a noi"

Politica
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani

Il leader del Pd prepara la strategia in vista delle prossime elezioni: "Il centrosinistra da solo non basta, ma la guida spetterà comunque a noi". Grillo dal suo blog scrive: "Vi ho salvato dalla deriva a destra"

"Il candidato premier tocca a noi. Il Pd vuole allargarsi e aprirsi, il centrosinistra non è sufficiente per governare. Noi puntiamo a un patto di legislatura più ampio, ma la guida la proporrà il Partito democratico". A dirlo in un'intervista a Repubblica è il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Sull'esito delle elezioni amministrative, il leader democratico sottolinea che il suo partito ha ottenuto una "vittoria nettissima al primo turno e si presenta in vantaggio per il secondo" e che "nella stragrandissima maggioranza" dei casi i candidati sono espressione dello stesso Pd, mentre laddove non lo siano "è un onore" per il partito sostenerli.

Il Partito democratico per Bersani punta ad aprirsi "nei programmi e nelle proposte", rivolgendosi ad "intellettuali, autorità morali, rappresentanti della vita economica", insomma "un rassemblement democratico contro il ripiegamento difensivo della destra". Non ci sara' invece nessun ritorno all'Unione. Lo spazio di Grillo? Il leader del Pd e' netto: "il suo e' solo un voto gonfiato dalla protesta" ma nel suo partito "c'e' anche una domanda di stili nuovi di partecipazione". Bersani conferma la sua lealt…' al governo Monti, ma invita l'esecutivo ad ascoltare la voce del Pd: "il voto - dice - dimostra che nel Paese ci siamo dappertutto".

Diverso invece il tono di Beppe Grillo, che parlando dei partiti, sul suo blog scrive che "hanno avuto tutti gli  onori durante vent'anni di saccheggio della democrazia e delle finanze pubbliche, ora li aspettano gli oneri. Sono a un bivio. O il M5S e,  più in generale, i movimenti dei cittadini, o la dittatura". Il comico genovese cita di casi di Alba Dorata in Grecia o del successo di Marine Le Pen in Francia e li confronta con l'Italia dove "è accaduto un piccolo miracolo. Il cittadino di  fronte alla crisi economica vuole più democrazia, più  partecipazione. In Italia il vuoto lasciato dai partiti, che sta  spostando l'Europa verso un neofascismo, è stato riempito, per ora,  da cittadini incensurati, sinceri democratici, da boy scout e  volontari di ong, ingegneri e operai, studenti e pensionati. Un  movimento di popolo che ha deciso di tirarsi su le maniche e occuparsi della cosa pubblica". "In futuro - secondo Grillo - dovremo confrontarci sempre più con i nazionalismi, i fascismi rossi o neri, con la xenofobia e la caccia al diverso. E' un paradosso che l'Italia, la nazione che ha inventato il fascismo e lo ha esportato nel mondo, ne sia oggi, di  fronte alla crisi, ancora immune e, anzi, sia un laboratorio di  democrazia diretta con il MoVimento 5 Stelle. Il vento  dell'ultradestra soffia in Europa sempre più forte. La partitocrazia che lo ha generato ne soffrirà pesanti conseguenze in mancanza di  alternative democratiche. O Nikos o Beppe", conclude l'ex attore richiamando il leader del partito neonazista greco Michaloliakos.

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