In una telefonata con la Comunità Incontro di Don Gelmini, l'ex premier rivendica i meriti del suo governo e dice: "I sondaggi danno il Pdl in ripresa". Poi critica la manovra: "Rischio recessione". Monti torna al lavoro per la "fase 2". Mercoledì il Cdm
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Silvio Berlusconi sceglie la platea della 'Comunità Incontro' di Don Gelmini ad Amelia per dire al Paese: "Sono sempre in pista". "Sai che io sono ancora impegnato a sostenere la nostra forza di libertà. E quindi sono sempre in pista, anche per il futuro" ha detto infatti l'ex premier in un collegamento telefonico con la comunità, rivolgendosi a Don Gelmini. Ad ascoltare le sue parole, in platea, fra gli altri, Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi.
"Davvero abbiamo bisogno di un grande cambiamento, una grande riforma dell'architettura istituzionale per potere rendere governabile il nostro Paese" ha detto ancora. "Se riusciremo a farlo in questo tempo che ci divide dalla fine della legislatura - ha aggiunto - potremo veramente dire che abbiamo fatto qualcosa di grande e di importante".
Berlusconi ha parlato inoltre di un Pdl in ottima forma: "Voglio ricordare a noi stessi - ha detto Berlusconi - che siamo sempre il partito di maggioranza in parlamento e che i sondaggi ci danno in forte anzi fortissima ripresa perché gli italiani sono preoccupati". E non è mancata una stoccata al governo di Monti: "Noi fino all'estate scorsa abbiamo sempre tenuto i conti in ordine, tagliando le spese invece di alzare le imposte. Ora invece con queste nuove tasse il rischio è di comprimere i consumi e indurre in recessione l'economia. Ma la soluzione non dipende da noi né dal governo nazionale, ma dall'Europa".
Intanto per il premier Mario Monti, inizia già martedì la cosiddetta "fase due", che dovrebbe affiancare ai tagli della manovra le riforme necessarie per la crescita. Nell'agenda del premier un incontro nel pomeriggio del 27 con il leader Mpa Raffaele Lombardo, mentre ienbri del governo sono allertati per un Consiglio dei ministri straordinario per mercoledì 28. Tra gli impegni del premier anche la conferenza stampa di fine anno, fissata per il 29.
Ma i sindacati non stanno a guardare, fanno sapere che al momento vedono "solo annunci" e chiedono a Monti di essere consultati, perché, avverte Susanna Camusso, "se il governo pensa di andare diritto lungo la sua strada, troverà ostacoli contro cui andrà a sbattere".
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