Il leader dell'Idv al governo: "Siete sotto ricatto delle lobby". Sì "convinto" da Franceschini, anche se "avremmo voluto di più". Cicchitto: "Votiamo a favore per senso di responsabilità". L?esecutivo: indiremo l’asta sulle frequenze tv
Guarda anche:
Finita la luna di miele, la maggioranza perde pezzi
Berlusconi: "Monti è disperato, non è detto che duri"
Lega scatenata, alla Camera si rischia la rissa. LE FOTO
Monti: "Sulle liberalizzazioni vinceremo le resistenze"
"CommentMario": per dire la propria sui discorsi del premier
(in fondo all'articolo tutti i video sulla manovra economica)
Approvata alla Camera la fiducia posta dal governo sulla manovra economica con 495 sì e 88 no e 4 astenuti. (GUARDA IL VIDEO).
Intanto, l'esecutivo va sotto su un ordine del giorno proposto dalla Lega e votato all'unanimità. Il decreto andrà poi in seconda lettura al Senato per essere convertito in legge entro il 23 dicembre.
Sì del governo all'asta sulle frequenze tv - Sugli ordini del giorno, è arrivata una inattesa convergenza tra Idv e Lega.
Il governo ha accolto infatti nell'aula della Camera due odg analoghi, di Idv e Lega, che lo impegna ad annullare l'assegnazione gratuita delle frequenze tv, e a indire una successiva asta "a titolo oneroso". Il documento, essendo stato accolto, non è stato posto ai voti.
I no alla fiducia - Qualche ora prima il governo Monti aveva ottenuto 61 voti in meno dei 556 sì avuti il 18 novembre in occasione della fiducia al suo governo.
Lega Nord e il partito di Di Pietro, come già annunciato, venerdì 16 dicembre non hanno dato voto favorevole alla fiducia. Compatto il Carroccio: tutti presenti per 59 no. Nessuna assenza anche per l'Idv, ma il partito di Di Pietro ha perso il deputato Renato Cambursano, che ha votato sì in dissenso dal gruppo. Ci sono anche i voti di due deputati del Pdl tra gli 88 no: sono quelli di Alessandra Mussolini e Giorgio Stracquadanio.
Negano la fiducia al governo anche i tre di Noi Sud (Elio Belcastro, Arturo Iannaccone e Amerigo Porfidia) e gli esponenti delle minoranze linguistiche Siegfried Brugger, Roberto Nicco e Karl Zeller.
Erano infine in missione sei deputati: Antonio Buonfiglio (Misto), Edmondo Cirielli (Pdl), Francesco Colucci (Pdl), Riccardo Migliori (Pdl), Marianna Madia (Pd) e Luca Volontè (Udc).
Di Pietro: "Questa manovra è ingiusta" - Ha detto no alla fiducia, nella sua dichiarazione di voto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. "Noi la fiducia ve la vorremmo dare – ha detto - ma ve la neghiamo, perché questa manovra è iniqua e ingiusta". "Certo - ha detto - è decisamente meglio confrontarsi con personalità e professionalità come le vostre, piuttosto che con un premier che in Europa ci faceva ridere dietro o con ex ministri del precedente governo inquisiti per fatti di mafia". Ma, ha continuato, "ci dispiace davvero che nel merito non ci avete permesso di confrontarci su questa manovra, ma ci chiedete la fiducia". "Siete sotto ricatto - ha aggiunto - per bocca vostra abbiamo preso atto che questa manovra l'avreste fatta in modo diverso di come l'avete fatta se ne aveste avuta la possibilità. Catricalà si è detto amareggiato perché la forza delle lobby in Parlamento e' ancora potente. Ci dispiace vedervi così arrendevoli, arresi".
La protesta della deputata leghista - Singolare protesta in Aula di una deputata leghista Emanuela Munerato che ha voluto indossare la divisa da operaia (grembiule arancio e cuffia bianca), per esprimere al governo Monti la contrarietà di "milioni di operai alla manovra del governo Monti" (guarda le foto e il video dell'intervento).
Franceschini: "Sì convinto, ma volevamo di più" - Sì "convinto" dal capogruppo Pd Dario Franceschini alla manovra anche se, ha detto, "avremmo voluto di più". "Continueremo la battaglia per la crescita - ha aggiunto - il cammino non finisce con questa manovra, ma comincia ora". Franceschini ha attaccato inoltre i deputati della Lega che voteranno contro la fiducia visto che "per otto degli ultimi dieci anni hanno fatto parte della maggioranza di governo". Dai deputati del Carroccio urla e insulti come "scemo, scemo" e "Venduto, venduto!".
Da Franceschini una stoccata anche all'Idv: "Abbiamo fatto una scelta difficile molto più di Di Pietro che ha scelto di cavalcare disagio e protesta. Se l'avessimo fatto noi non ci sarebbe stato nessun miglioramento, ma solo qualche applauso per noi, invece miglioramenti ci sono stati", ha assicurato.
Guarda l'intervento di Franceschini
Cicchitto: "Votiamo sì per senso di responsabilità" - "Nella manovra ci sono elementi importanti come la riforma delle pensioni, che andava fatta". Così il capogruppo del Pdl Cicchitto nel suo intervento in Aula. "Sulla tassazione della casa - ha aggiunto - siamo riusciti ad ammorbidire la manovra". "Votiamo sì per senso di responsabilità, ma serve una nuova fase per la crescita" ha concluso.
Guarda l'intervento di Cicchitto
Berlusconi: "I fatti diranno se questo governo durerà" - Uscito da Montecitorio Silvio Berlusconi si è fermato a parlare con i giornalisti sulle prospettive future del governo Monti. "I fatti diranno se durerà questo governo" dice il Cavaliere. Solo il giorno prima, alla presentazione del libro di Bruno Vespa, Berlusconi ha detto: "Monti è disperato, non è detto che questo governo duri
Guarda le dichiarazioni di Berlusconi:
Napolitano: "Anche i meno abbienti devono fare sacrifici" - Intanto sulla crisi è intervenuto il presidente Napolitano. L'Italia "deve riuscire a fare bene la sua parte per l'Europa e per se stessa, e quindi chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società in un clima di libertà e di maggiore giustizia", dice il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato per la XXII edizione di Telethon (guarda il video).
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"CommentMario": per dire la propria sui discorsi del premier
(in fondo all'articolo tutti i video sulla manovra economica)
Approvata alla Camera la fiducia posta dal governo sulla manovra economica con 495 sì e 88 no e 4 astenuti. (GUARDA IL VIDEO).
Intanto, l'esecutivo va sotto su un ordine del giorno proposto dalla Lega e votato all'unanimità. Il decreto andrà poi in seconda lettura al Senato per essere convertito in legge entro il 23 dicembre.
Sì del governo all'asta sulle frequenze tv - Sugli ordini del giorno, è arrivata una inattesa convergenza tra Idv e Lega.
Il governo ha accolto infatti nell'aula della Camera due odg analoghi, di Idv e Lega, che lo impegna ad annullare l'assegnazione gratuita delle frequenze tv, e a indire una successiva asta "a titolo oneroso". Il documento, essendo stato accolto, non è stato posto ai voti.
I no alla fiducia - Qualche ora prima il governo Monti aveva ottenuto 61 voti in meno dei 556 sì avuti il 18 novembre in occasione della fiducia al suo governo.
Lega Nord e il partito di Di Pietro, come già annunciato, venerdì 16 dicembre non hanno dato voto favorevole alla fiducia. Compatto il Carroccio: tutti presenti per 59 no. Nessuna assenza anche per l'Idv, ma il partito di Di Pietro ha perso il deputato Renato Cambursano, che ha votato sì in dissenso dal gruppo. Ci sono anche i voti di due deputati del Pdl tra gli 88 no: sono quelli di Alessandra Mussolini e Giorgio Stracquadanio.
Negano la fiducia al governo anche i tre di Noi Sud (Elio Belcastro, Arturo Iannaccone e Amerigo Porfidia) e gli esponenti delle minoranze linguistiche Siegfried Brugger, Roberto Nicco e Karl Zeller.
Erano infine in missione sei deputati: Antonio Buonfiglio (Misto), Edmondo Cirielli (Pdl), Francesco Colucci (Pdl), Riccardo Migliori (Pdl), Marianna Madia (Pd) e Luca Volontè (Udc).
Di Pietro: "Questa manovra è ingiusta" - Ha detto no alla fiducia, nella sua dichiarazione di voto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. "Noi la fiducia ve la vorremmo dare – ha detto - ma ve la neghiamo, perché questa manovra è iniqua e ingiusta". "Certo - ha detto - è decisamente meglio confrontarsi con personalità e professionalità come le vostre, piuttosto che con un premier che in Europa ci faceva ridere dietro o con ex ministri del precedente governo inquisiti per fatti di mafia". Ma, ha continuato, "ci dispiace davvero che nel merito non ci avete permesso di confrontarci su questa manovra, ma ci chiedete la fiducia". "Siete sotto ricatto - ha aggiunto - per bocca vostra abbiamo preso atto che questa manovra l'avreste fatta in modo diverso di come l'avete fatta se ne aveste avuta la possibilità. Catricalà si è detto amareggiato perché la forza delle lobby in Parlamento e' ancora potente. Ci dispiace vedervi così arrendevoli, arresi".
La protesta della deputata leghista - Singolare protesta in Aula di una deputata leghista Emanuela Munerato che ha voluto indossare la divisa da operaia (grembiule arancio e cuffia bianca), per esprimere al governo Monti la contrarietà di "milioni di operai alla manovra del governo Monti" (guarda le foto e il video dell'intervento).
Franceschini: "Sì convinto, ma volevamo di più" - Sì "convinto" dal capogruppo Pd Dario Franceschini alla manovra anche se, ha detto, "avremmo voluto di più". "Continueremo la battaglia per la crescita - ha aggiunto - il cammino non finisce con questa manovra, ma comincia ora". Franceschini ha attaccato inoltre i deputati della Lega che voteranno contro la fiducia visto che "per otto degli ultimi dieci anni hanno fatto parte della maggioranza di governo". Dai deputati del Carroccio urla e insulti come "scemo, scemo" e "Venduto, venduto!".
Da Franceschini una stoccata anche all'Idv: "Abbiamo fatto una scelta difficile molto più di Di Pietro che ha scelto di cavalcare disagio e protesta. Se l'avessimo fatto noi non ci sarebbe stato nessun miglioramento, ma solo qualche applauso per noi, invece miglioramenti ci sono stati", ha assicurato.
Guarda l'intervento di Franceschini
Cicchitto: "Votiamo sì per senso di responsabilità" - "Nella manovra ci sono elementi importanti come la riforma delle pensioni, che andava fatta". Così il capogruppo del Pdl Cicchitto nel suo intervento in Aula. "Sulla tassazione della casa - ha aggiunto - siamo riusciti ad ammorbidire la manovra". "Votiamo sì per senso di responsabilità, ma serve una nuova fase per la crescita" ha concluso.
Guarda l'intervento di Cicchitto
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