"Commuoviti ma commentami" è lo slogan del sito che raccoglie gli interventi del presidente del Consiglio rendendo commentabile ogni frase. Perché, spiegano i promotori, i testi non siano solo "messaggi unidirezionali"
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di Giulia Floris
"Commuoviti ma commentami!". Lo slogan è del neonato sito CommentMario.it e riprende la lapidaria frase del premier Monti al ministro Elsa Fornero, nella conferenza stampa di presentazione della manovra: "Commuoviti ma correggimi". L’invito è altrettanto chiaro: dire la propria sui discorsi del premier Mario Monti, che stanno segnando la vita del Paese in un momento cruciale. Il sito è online da giovedì 15 dicembre e nasce da un’idea di Marcello Verona, esperto di analisi e sviluppo di sistemi informativi sul web e consulente di diversi enti pubblici e David Osimo, consulente della Commissione europea, che hanno già creato in ottobre il sito gemello Comment Neelie con i discorsi della commissiaria europea per l’agenda digitale Neelie Kroes.
"L’esperienza di Comment Neelie – racconta Verona (creatore tra l'altro dell'ideario per Cagliari) a Sky.it, – è stata incoraggiante, piano piano la partecipazione degli utenti è cresciuta, considerando anche che si tratta di un seguito specializzato, e lo staff del commissario ci ha contattato per mettere online anche i discorsi che non comparivano sul sito ufficiale e ora il gruppo di gabinetto di Neelie Kroes risponde sul sito ai commenti".
Da qui l’idea di portare l’esperimento anche in Italia. Con Verona e Osimo, ha seguito il progetto fin dalla nascita anche Luigi Reggi, del dipartimento Politica Regionale Unitaria Comunitaria del ministero dello Sviluppo economico, insieme a un team di persone reclutate su Twitter in maniera aperta a chiunque volesse collaborare e con le quali, spiega Verona, "collaboriamo su documenti di google aperti a tutti".
I discorsi del premier sono commentabili punto per punto, cliccando sulle singole frasi, in modo da poter "interagire con il testo" così che non sia più solo un "messaggio unidirezionale" e anche il fruitore abbia un ruolo attivo.
I commenti sono liberi, con la possibilità per gli utenti di segnalare i contenuti inappropriati: "Contiamo – dice Verona – che sia la stessa comunità ad autoregolamentarsi, in ogni caso lo staff monitorerà la situazione".
'Comment Mario' fornisce anche statistiche come quella ora online sulle parole più usate da Monti, che vede ai primi posti 'governo', 'paese', 'crescita'. E in futuro potrebbero arrivare altre novità come una sezione con le frasi più significative del premier, che ormai si sta facendo conoscere anche per il suo sarcasmo pungente.
Rispetto al sito di Neelie Kroes, le difficoltà per 'Comment Mario' sta nel reperire i testi da sottoporre agli utenti: "Nel caso del commissario europeo abbiamo da una fonte unica tutti i discorsi in formato Rss, mentre Palazzo Chigi non fa niente del genere e dobbiamo reperire i testi da fonti diverse". Un campo, quello dell’Open Data, in cui l’Italia è infatti finora rimasta indietro e il governo ha del terreno da recuperare, se vuole proseguire sulla strada del "riscatto" evocato da Monti proprio nel suo primo discorso da premier designato.
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