Fini e Schifani: "Taglieremo le indennità dei parlamentari"

Politica
Gianfranco Fini e Renato Schifani

I presidenti di Camera e Senato ribadiscono la volontà di voler procedere all'adeguamento degli stipendi degli onorevoli. Intanto si cercano i 4 miliardi necessari per l'indicizzazione delle pensioni e le esenzioni per l'Ici. Monti incontra i sindacati

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I presidenti di Camera e Senato Fini e Schifani premono sull’acceleratore circa i tagli degli stipendi dei parlamentari. "Non corrisponde al vero – affermano in una nota - quanto ipotizzato da alcuni organi di informazione circa la presunta volontà del Parlamento di non assumere comportamenti in sintonia con il rigore che la grave crisi economica-finanziaria impone a tutti". Per questo, Fini e Schifani sollecitano il presidente Istat, Enrico Giovannini, "a concludere nel più breve tempo possibile i lavori della commissione" incaricata di studiare le indennità parlamentari in Europa "per poter subito procedere" al taglio delle indennità in Italia.

Casini: "Nessuno stop" - Sul tema è intervenuto anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "Non c’è alcuno stop, siamo indisponibili a difese corporative, chi può  deve fare più sacrifici. Per noi, nei tempi previsti dal decreto del governo ci sarà il taglio dell’indennità dei parlamentari”. (guarda il video)

Di Pietro: "La casta deve fare i sacrifici che chiede ai cittadini"
- Insiste sulla necessità di prendere un provvedimento in questo senso al più presto anche il leader dell’idv Antonio Di Pietro. “L'Italia dei Valori – afferma - sta conducendo una battaglia per la legalità e per il buon esempio sul fronte dei  costi della politica. Per questa ragione abbiamo presentato un emendamento che interviene sul trattamento economico dei parlamentari  e ci auguriamo che, con senso di responsabilità, sia approvato. Se così non fosse, ancora una volta si finirebbe col chiedere ai  cittadini normali dei sacrifici che la casta non vuol fare".

La Russa: "Propongo un condono edilizio" - Anche Ignazio La Russa commenta la manovra del governo Monti, osservando che "non si sono fatti scrupoli ad aumentare l'iva o la benzina, che quando lo facemmo noi tutti gridarono allo scandalo". L'ex ministro della Difesa, poi, propone per reperire risorse "un piccolo condono edilizio. Per le famiglie, non per i costruttori. Per tutti coloro che hanno allargato del venti per cento in più la propria abitazione, magari per aggiungere la stanza per i figli che si sono sposati". (Guarda il video)

Reperire 4 miliardi di euro per pensioni e Ici - Intanto governo e parlamento sono al lavoro per reperire le risorse necessarie per la copertura dell'indicizzazione delle pensioni e le detrazioni per le prime case sull'Ici. Sentito da SkyTg24 Maurizio Leo, relatore del Pdl per la manovra ha spiegato che la somma da reperire si aggira sui 4 miliardi di euro. Risorse che devono essere indicate dal governo. Riguardo agli stipendi dei parlamentari Leo ha spiegato che entro fine gennaio dovrebbe essere concluso il monitoraggio sulla situazione degli altri paesi europei e si potrà passare all'adeguamento dei parlamentari italiani. (Guarda il video)

Incontro con i sindacati - Alla vigilia dello sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Uil Mario Monti intanto incontra i tre sindacati a Palazzo Chigi. Insieme a lui il ministro per il lavoro Elsa Fornero.  Proprio il ministro è intervenuto oggi nel programma di Lucia Annunziata: "I saldi devono restare. Se all'interno di questo ci sono spazi per ampliare la platea di coloro che potranno avere una sorta di indennizzo per l'inflazione che ci sarà, oppure per rimodulare questa nuova imposta per la casa, saremmo felici, però bisogna trovare altri soldi".

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