Agenda Monti: Iva, Ici e una manovra da almeno 11 miliardi

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Dopo la fiducia al Senato filtrano le prime indiscrezioni sui provvedimenti del nuovo esecutivo: dovrebbe arrivare l’Ires, l'imposta sui consumi aumenterà di 2 punti, mentre quella sulle rendite crescerà del 10 o 20%. Giù l'Irpef per i redditi più bassi

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Almeno 11 miliardi: a tanto ammonterà la manovra economica aggiuntiva che il governo Monti, appena insediato, dovrà varare nei prossimi giorni.
Il giorno dopo il discorso e la fiducia in Senato (che precede di poche ore la discussione alla Camera), iniziano a filtrare le prime indiscrezioni sui provvedimenti che l'esecutivo dovrà affrontare.
E oltre a pensioni e incentivi (su cui comunque Monti ha detto che lavorerà) l'attenzione si concentra inevitabilmente sulle misure restrittive.
Il Corriere della Sera parla appunto di una manovra di 11 miliardi di euro, "ai quali vanno aggiunti i costi dovuti al balzo dello spread col Bund tedesco il cui peso sugli interessi è ancora da calcolare".

Il Sole 24 ore: "Serviranno 20 miliardi" - Più pessimista, Il Sole 24 ore, che raddoppia la cifra: "Si partirà da un'accurata 'spending review, e dal Fondo unico della presidenza del Consiglio, e il segnale appare univoco: tutte le amministrazioni pubbliche saranno sottoposte a cura dimagrante".
Ma cosa prevederà esattamente l'agenda del nuovo governo. Dal discorso di Monti, la reintroduzione di un'Ici sulla prima casa sembra quasi scontata.

Arriva la Res, aumenta l'Iva - Ma non finirà qui. Secondo Repubblica, arriverà anche la Res, la tassa unica sui servizi comunali e forse un rincaro delle rendite catastali del 10 o 20%. Per il quotidiano diretto da Ezio Mauro, aumenterà anche l'Iva: un rincaro di 2 punti percentuali dovrebbe portare alle casse dello Stato circa 8 miliardi.
Sul capitolo sgravi, nell'immediato dovrebbero arrivare agevolazioni per i redditi più bassi, specie per quanto riguarda le detrazioni Irpef.

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