Berlusconi, i suoi fioretti e le porno toghe

Politica
Silvio Berlusconi al cellulare. Recentemente aveva dichiarato: "Non ho telefonini, sono ipercontrollato"
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Il premier torna ad accusare magistrati e giornalisti di averlo “coperto di calunnie” nel nuovo libro di Vespa. A cui dice: “Io, cattolico, ho sempre avuto rispetto per la religione”. E racconta di aver fatto anche tre voti: niente fumo, gioco e ballo

Golpisti, eversivi, cancro da estirpare, metastasi: la carrellata di epiteti rivolti da Silvio Berlusconi ai magistrati italiani si arricchisce oggi di una nuova categoria, i "porno-magistrati".
Ne fa menzione il premier nell'intervista a Bruno Vespa per il libro Questo amore: "Ci sono decine e decine di miei ospiti che possono testimoniare la correttezza e l'eleganza dei comportamenti di tutti i miei invitati alle feste di Arcore. Non c'è nulla, assolutamente nulla di quel che ho fatto che non rifarei. Devono scusarsi i porno giornalisti e i porno-magistrati che mi hanno ricoperto di calunnie".

Se ne faccia una ragione Giuliano Ferrara che, inascoltato, ha più volte implorato il Cavaliere di scusarsi di fronte agli italiani per le pratiche del "bunga-bunga". Silvio Berlusconi nega risolutamente ogni addebito, in particolare quello di aver voluto offendere i sentimenti dei cattolici italiani nelle cene con ospiti femminili ad Arcore. Vespa obietta che le serate del premier hanno creato "un certo malessere" in tanta gente. "Mi dispiace che le versioni fornite dai giornali di alcune cene svoltesi in casa mia - ribatte il premier - abbiano potuto turbare i sentimenti di qualcuno. Ma io, cattolico, ho avuto sempre un profondo rispetto per la religione e per la sensibilita' di chi la pratica".
Ed è forse per questo che il Cavaliere si sente in dovere di spiegare come vive la propria religiosità: "non significa - spiega - solo avere una chiesa nella casa di Arcore, in cui si sono celebrati matrimoni, funerali e battesimi di miei congiunti, né sentirsi al sicuro per le preghiere di otto zie suore di Maria Consolatrice. Le mie radici si saldano in quei valori cristiani e quindi umani con i quali sono cresciuto in famiglia e nell'ambiente ecclesiale della scuola salesiana, e che poi ho trasmesso ai miei figli. Valori preziosi che non sono per me negoziabili. Figuriamoci, dunque, se posso permettere che in casa mia si compiano atti blasfemi".

E gli approcci saffici di cui si è favoleggiato? "Ma quali approcci! - si indigna Berlusconi - Chi ha raccontato cose di questo genere deve aver avuto qualche buon motivo, non certo commendevole, per inventarsele". Tutto inventato: travestimenti da suore, atteggiamenti sacrileghi e quant'altro. "Non c'è mai stato in modo assoluto alcun atteggiamento che potesse offendere chicchessia e tantomeno la nostra religione", taglia corto il premier. Mai cene "meno che eleganti", perciò. A fare il resto hanno provveduto pruriginosi "porno-magistrati" e "porno-giornalisti". Perché il bunga-bunga di cui ormai il mondo intero favoleggia è solo un ballo: "Quando qualcuna delle mie ospiti diceva: dopo cena facciamo un po' di 'bunga-bunga' si riferiva a fare quattro salti. A cui io, peraltro, non partecipavo a causa di un antico e sempre rispettato fioretto".
Uno dei tre di cui il Cavaliere vanta virtù: "Non fumo da quando riuscii a salvare la mia prima avventura imprenditoriale da una fine non gloriosa. Non gioco da quando mi esposi al rischio di una pessima figura pretendendo, da dilettante, di potermi confrontare con un professionista delle tre carte. Non ballo da quando ne feci promessa se una mia amica, che rischiava di morire, si fosse salvata".

L'arringa del premier non convince però le opposizioni che partono duramente all'attacco. "Pornografia? Il premier a tempo perso - chiosa l'Idv - è ossessionato da questa parola perché la ripete continuamente. E' un uomo allo sbando che sente arrivare la sua fine politica". "Berlusconi è talmente ossessionato dal sesso - fa eco Donatella Ferranti del Pd - che vede tutto, anche l'azione dei magistrati, in quella chiave. Il tarlo sessuale - conclude - sembra aver scavato così in profondità che ormai tutti vengono visti a luci rosse".

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