Dopo il no all'arresto di Milanese, l'eurodeputato leghista a SkyTG24 dice: "Non penso che avanti in questa maniera si vada oltre". E su Facebook i militanti fanno "i complimenti alla Lega romana". VIDEO
"Non penso che avanti in questa maniera si vada oltre qualche mese. Non so chi si debba dimettere ma la Lega di pazienza ne ha avuta sin troppa". A SkyTG24 Matteo Salvini non usa giri di parole per commentare la situazione politica attuale (guarda l'intervista integrale).
E lancia, a suo modo, un ultimatum al Pdl: "Chi vive in Padania ha fretta. Vede la situazione economica preoccupante, non si vede una via d'uscita e quindi chiede alla Lega di fare più in fretta. Sicuramente non siamo stati più furbi di altri, più veloci di altri, ci chiedono di non avere ancora troppa pazienza".
"Il collaboratore era di Tremonti, non mio" - Salvini parla poi del voto contrario all'arresto del deputato Pdl Milanese, ex braccio destro di Tremonti.
Sull'assenza di quest'ultimo dal voto (che ha provocato un'infinità di polemiche nel centrodestra), dice: "Il collaboratore era suo, non era mio né di Umberto Bossi. Probabilmente una vicinanza in un momento come questo non sarebbe stata male".
La protesta su Facebook - E alla domanda se nella base leghista la scelta del Carroccio di votare contro l'arresto ha creato malumori, risponde: "Scollamenti non ne vedo, ma come Lega non possiamo più aspettare da Berlusconi o da Tremonti altri mesi".
Su blog e social network, però sono molti i messaggi di disapprovazione alla linea dettata da Bossi: capita, tra gli altri, sulla pagina Facebook di Radio Padania (radio diretta dallo stesso Salvini). "Secondo me Bossi non ha più voglia di fare rivoluzioni", scrive Ciro, mentre Donato fa i "complimenti alla Lega romana".
E lancia, a suo modo, un ultimatum al Pdl: "Chi vive in Padania ha fretta. Vede la situazione economica preoccupante, non si vede una via d'uscita e quindi chiede alla Lega di fare più in fretta. Sicuramente non siamo stati più furbi di altri, più veloci di altri, ci chiedono di non avere ancora troppa pazienza".
"Il collaboratore era di Tremonti, non mio" - Salvini parla poi del voto contrario all'arresto del deputato Pdl Milanese, ex braccio destro di Tremonti.
Sull'assenza di quest'ultimo dal voto (che ha provocato un'infinità di polemiche nel centrodestra), dice: "Il collaboratore era suo, non era mio né di Umberto Bossi. Probabilmente una vicinanza in un momento come questo non sarebbe stata male".
La protesta su Facebook - E alla domanda se nella base leghista la scelta del Carroccio di votare contro l'arresto ha creato malumori, risponde: "Scollamenti non ne vedo, ma come Lega non possiamo più aspettare da Berlusconi o da Tremonti altri mesi".
Su blog e social network, però sono molti i messaggi di disapprovazione alla linea dettata da Bossi: capita, tra gli altri, sulla pagina Facebook di Radio Padania (radio diretta dallo stesso Salvini). "Secondo me Bossi non ha più voglia di fare rivoluzioni", scrive Ciro, mentre Donato fa i "complimenti alla Lega romana".