Tremonti: "Settimana prossima misure per la crescita"

Politica
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

Da Marsiglia il ministro dell'Economia spiega che "se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti per rilanciare l'economia lo faremo". Cauta la risposta di Maroni: "La manovra fatta è sufficiente". Draghi ricevuto al Quirinale

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Dopo il pareggio di bilancio, le misure per la crescita. A prometterlo è Giulio Tremonti da Marsiglia, dove si trova per il G7 dei ministro dell'Economia e delle Finanze. "La prossima settimana, dopo aver in questa affrontato il pareggio di bilancio, faremo un tagliando all'economia e ai provvedimenti per la crescita" ha detto il ministro, aggiungendo che "la strada è il pareggio di bilancio - ha aggiunto - e l'automobile è la crescita". "Se ci sarà qualcosa da cambiare nei provvedimenti sulla crescita del governo lo faremo e, se necessario, ne aggiungeremo altri" spiega, rivelando di averne già  parlato al summit con "il vicedirettore generale della Banca d'Italia Ignazio Visco, con l'Ocse, la Commissione Europea" che si sono detti interessati.

Tremonti: "La crisi non è stata ancora superata" - L'inquilino di via XX settembre ha poi analizzato lo svolgersi della crisi, spiegando che "è stato un errore enorme da parte di alcuni paesi salvare le banche sistemiche senza riformarle separando le attività di banca da quelle più finanziarie".  Il ministro ha anche spiegato come "si doveva prima definire una regola internazionale per limitare il debito e poi agire sul capitale delle banche" mentre invece "si è fatto il contrario". La crisi economica "continua" ormai "da quattro o cinque anni", ha proseguito Tremonti, ed "è stata gestita ma non è stata superata". "Molti governi - ha spiegato il ministro - cominciano a capire quali errori sono stati fatti per evitarli in futuro".

Maroni: "Serve un ruolo più attivo della Ue" -Più cauto il ministro Roberto Maroni che, da Varese dove si trovava per l'inaugurazione della Fiera, ha sostenuto: "Sarà sufficiente la manovra fatta? Penso di sì, ciò che manca è un ruolo più attivo dell'Unione Europea". Il ministro leghista ha ribadito il suo no a un intervento sulle pensioni di anzianità e ha auspicato inoltre l'adozione degli Eurobond da parte della Ue.

Draghi al Quirinale - In giornata, intanto, il governatore della Banca d'Italia e futuro presidente della Bce Mario Draghi è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Secondo quanto si apprende, si sarebbe affrontato il tema della Bce, dopo le dimissioni di Stark: in particolare, sembrerebbe che il Capo dello Stato volesse avere delucidazioni in merito alla disponibilità dell'Eurotower nel proseguire il programma di acquisto dei bond. Altro tema affrontato riguarderebbe l'atteggiamento dei mercati e della loro reazione a partire da lunedì mattina, dopo il venerdì nero seguito alle turbolenze all'interno del board di Francoforte (Piazza Affari ha perso quasi il 5%). Nessun accenno invece, sempre secondo indiscrezioni, sulla manovra economica ora all'esame della Camera.

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