Calderoli: "Contrari alla riforma delle pensioni"

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Il ministro della Semplificazione ribadisce la posizione della Lega alla vigilia dell'esame della manovra in Senato. Per contrastare l'evasione fiscale il Carroccio chiede al governo una "proposta incisiva ed equa". Pressing anche sui tagli alle autonomie

L TESTO DELLA MANOVRA

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La Lega Nord è contraria a eventuali modifiche sul regime pensionistico e chiede invece la riduzione dei tagli sulle autonomie previsti dalla manovra che da martedì 23 è all'esame delle commissioni competenti del Senato.

Lo ha detto lunedì 22 il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli in una nota in cui si chiede anche al governo una "proposta incisiva ed equa" per contrastare l'evasione fiscale e reperire risorse per la crescita.

Nella nota diffusa al termine del vertice di oggi del Carroccio a Milano durato circa due ore, a cui ha partecipato anche il leader Umberto Bossi, Calderoli dice che "le norme relative alla previdenza contenute nel decreto legge 138 sono idonee e non suscettibili di modifica vista l'intesa raggiunta a riguardo tra l'on. Umberto Bossi e l'on. Silvio Berlusconi".

Il decreto legge in questione è quello varato il 13 agosto dal governo. Il ministro leghista, che è anche coordinatore delle segreterie nazionali della Lega, ha detto inoltre che il suo partito chiede "l'assoluta necessità di un ridimensionamento dell'intervento sulle autonomie locali" e "una proposta incisiva ed equa per sconfiggere la grande evasione fiscale e conseguentemente reperire risorse per lo sviluppo del Paese".

Manovra a parte Silvio Berlusconi ha preso le distanze dalle parole di Umberto Bossi che aveva dichiarato: "Bisogna vedere se l'Italia ci sarà ancora. E' un momento molto difficile e grave, se l'Italia va giù la Padania viene su". Con una nota il premier ha risposto: "Sono profondamente convinto che l'Italia c'è e ci sarà sempre.

Al vertice del Carroccio in via Bellerio hanno preso parte tra gli altri anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il capogruppo del partito al Senato Federico Bricolo e il governatore del Piemonte Roberto Cota.

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