La Russa: "Vendere le caserme? Gli utili vadano alla Difesa"

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Il ministro parla a SkyTG24 dell'ipotesi dismissioni di alcuni immobili inutilizzati. E sulle polemiche interne alla maggioranza spiega: "Il Pdl è vivo ed è vivace". Prime ipotesi per il dopo Gheddafi: "Non ci dovrebbero essere truppe Nato". VIDEO

IL TESTO DELLA MANOVRA

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"Siamo disponibili a dismettere alcuni degli immobili della Difesa non più utilizzati a patto che non si pensi che questa dismissione non torni utile alla Difesa". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ai microfoni di SkyTg24, commentando la proposta di vendere le caserme per far fronte ai tagli della manovra (guarda il video in alto).

"La possibilità di dismetterere gli immobili" -
"Vogliamo concorrere a coprire il fabbisogno per la manovra - ha aggiunto - ma senza intaccare l'efficienza e la capacità dei nostri militari che tanto stanno facendo per la sicurezza in Italia e nel mondo". Secondo il ministro "questo si può ottenere rendendo più facile e più agevole", attraverso una norma, "la possibilità di dismettere gli immobili".

"Il Pdl è vivo" -
Il Pdl è vivo e quindi è segno che non è morto", ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a SkyTg24 sulla polemica innescata dal governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, sul futuro del partito. Secondo La Russa, "è corretto aprire una dialettica". "Ma non ho alcun dubbio - ha sottolineato - che la capacità che sta avendo il Pdl, dopo una sconfitta elettorale, di offrire agli italiani la base su cui poi il Governo ha costruito la manovra, di eleggere un segretario politico quando tutti pensavano che implodesse e di prospettare una grande innovazione nel partito e nella società" fa capire che il Pdl "è vivo ed è vivace. E il primo a saperlo è il mio amico Formigoni".

"In Libia, nel dopo Gheddafi, niente truppe Nato" -
La Nato ha l'obiettivo preciso di proteggere i civili, tutti i suoi obiettivi quindi sono obiettivi militari. Il bombardamento del Compound di Gheddafi è possibile solo se da lì possono partire ordini militari e se ha una valenza militare, non se fosse un'abitazione", ha detto il ministro della Difesa.
Il ministro ha ribadito che la situazione in Libia è "estremamente favorevole per gli insorti", ma l'evoluzione potrebbe essere "rapida o lenta". Pertanto "restiamo in vigile attesa". "Nei giorni scorsi - ha aggiunto - c'è stata una riunione a livello di ambasciata per discutere sull'ipotesi del dopo Gheddafi, su come costruire una Libia più democratica. Dal mio punto di vista non ci dovrebbero essere truppe Nato".

Ascolta le parole di La Russa sulla situazione in Libia



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