Nella manovra varata dal Consiglio dei Ministri sarebbe prevista anche l’abolizione delle province con meno di 330mila abitanti e l’accorpamento dei comuni con meno di mille persone. La lista dei candidati
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(In fondo all'articolo tutti i video sulla crisi)
Con l'intervento che riduce il numero delle province "siamo rimasti aderenti al programma elettorale che parlava di riduzione di quelle che fossero considerate inutili". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi seguita all'approvazione del decreto anti-crisi, è entrato nel merito dell’abolizione di alcune province. Il premier ha spiegato che si tratta comunque di "qualcosa in divenire" perché i criteri per la riduzione "riguardano dei limiti territoriali e di numero di abitanti che devono essere raggiunti" e che "scatteranno alla fine delle presenti amministrazioni e in base al censimento che partirà a fine 2011".
Sia il premier sia il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non sono entrati quindi nel dettaglio di tutte le misure inserite nella manovra, rimandando a un nuovo incontro con i giornalisti.
Tuttavia, da quello che è emerso, sembra certo che dalle prossime elezioni è prevista, nel decreto, la soppressione delle Province sotto i 300.000 abitanti, la fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco e assessore, e la riduzione dei componenti dei Consigli regionali.
Ecco l'elenco delle 36 province sotto i 300mila abitanti, comprese quelle delle regioni a statuto speciale, che rischiano di sparire in base a questa norma.
Ascoli Piceno, Asti, Belluno, Benevento, Biella, Caltanissetta, Campobasso, Carbonia-Iglesias, Crotone, Enna, Fermo, Gorizia, Grosseto, Imperia, Isernia, La Spezia, Lodi, Massa Carrara, Matera, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Savona, Siena, Sondrio, Terni, Trieste, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Vibo Valentia.
Per quanto riguarda invece i Comuni, se sarà confermata l’ipotesi dell’accorpamento di quelli sotto i mille abitanti, scompariranno 1970 piccoli municipi, per lo più nelle zone di montagna. Molti i campanili famosi: dal comune di Sestriere, caro agli Agnelli, a Torrita Tiberina, dove riposa Aldo Moro; da San Pio delle Camere dove nacque Franco Marini a Rocca di Cambio il comune più alto degli Appennini; da Rivisondoli famoso per le mozzarelle a Crocefieschi dove nacque Roberto Pruzzo.
Fra gli altri comuni in via di estinzione: Sauze d'Oulx, Rio nell'Elba, Lucoli (il comune più vicino alle piste da sci di Campofelice), Gualdo, Fai della Paganella, Entracque, Preci, Gressoney, Campitello di Fassa, Alfedena, Monteleone di Spoleto, Fiastra, Lorenzago di Cadore, Introd, Fiera di Primiero, Alagna Valsesia, Corvara.
Ovviamente per saperne di più occorrerà attendere le indicazioni del governo.
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