Per legge nelle due settimane prima del voto non si potrebbero pubblicare i risultati delle indagini sulle intenzioni degli elettori. Ma in Rete due siti pubblicano i risultati di fantomatiche corse di cavalli delle città in cui si sceglie il sindaco
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"Si comunica che, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori". La legge, lapidaria, è chiara e semplice. A partire da due settimane prima di una consultazione elettorale è vietato, per televisioni, radio, giornali e siti, pubblicare ogni tipo di sondaggio politico. Realizzarli è permesso. Lo fanno candidati e partiti per tenere il polso della situazione. Ma renderli pubblici, quello no, è espressamente vietato. E a inchinarsi all'inviolabilità della norma è prima di tutti il sito www.sondaggielettorali.it, gestito dalla Presidenza del Consiglio, l'unico autorizzato a tenere pubblicati i sondaggi realizzati nel periodo precedente allo stop e che, per legge, tiene l'archivio di tutti i sondaggi di natura politica realizzati nel corso dell'anno.
Tutto pacifico dunque, nessun sondaggio politico è consultabile da ora fino a dopo il 16 maggio, giorno in cui si chiuderanno le urne delle elezioni amministrative? Mica tanto. Da qualche anno ormai (ne avevamo già parlato in occasione delle ultime elezioni regionali) i siti Notapolitica e Right Nation, gestiti entrambi dai due blogger di area centrodestra, Andrea Mancia e Simone Bressan, pubblicano le indiscrezioni e i sondaggi più recenti che circolano normalmente nelle segreterie dei partiti. Certo, la cosa non viene fatta in modo spudorato, ma si nasconde dietro un giochino abbastanza trasparente. Anziché sondaggi, si parla di corse clandestine. E così c'è il Gran Premio di Milano, con il cavallo Morattenne, sfidato dal rosso Fan Pisapie, con Ipson de Palmer e Jag de Calais, terzi incomodi che sperano in una sorpresa. Oppure il Grand Prix di Napoli che vede ai nastri di partenza i cavalli Letterienne, Galopin du Magistry, Ipson de Pasquin e Fan Morcon. Siamo forse parlando di Moratti, Pisapia, Palmeri e Calise nel primo caso, e di Lettieri, De Magistris, Pasquino e Morcone, nel secondo? Non ci vuole una grande malizia per svelare il gioco di parole. Al Gran Premio di Torino corrono Fan Fassin e Coppolenne, mentre a quello di Bologna ci sono Fan Merol e Bernadenne.
Procurarsi i sondaggi che vengono realizzati in questi giorni (e che sono, ricordiamolo, legali) non è difficile. E i due pierini della blogosfera di centrodestra chiedono il contributo di chiunque abbia accesso a queste informazioni e sul sito Notapolitica scrivono: "Se siete a conoscenza di telecronache affidabili di corse clandestine, potete comunicarle" e scrivono il loro indirizzo e-mail. Right Nation e Notapolitica sono molto seguiti, non solo tra i blogger vicini al Pdl, ma in tutta la rete più attenta alle cose politiche. Facile immaginare che siano parecchie le mail che arrivano a Bressan e Mancia. Certo, "tutta la rete più attenta alle cose politiche" alla fine è una nicchia piccolissima del web italiano, e la cronaca di queste "corse clandestine" passa quasi inosservata al resto del paese. Resta però il fatto che dati, la cui pubblicazioni porterebbe a pesanti sanzioni per qualunque media "ufficiale", provasse a pubblicarli, restano comodamente accessibile a chiunque ne abbia voglia.
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