25 aprile, tra ricorrenza e polemiche

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Fanno discutere i manifesti neofascisti apparsi sui muri della Capitale. Azioni contro la festa della Liberazione anche a Rieti e in provincia di Milano. Ferma condanna del sindaco Alemanno. Idv: "No a rigurgiti fascisti"

A Roma, manifesti che richiamano l’iconografia fascista, augurano per il 25 aprile, festa della liberazione dal nazifascismo, una buon Pasquetta (GUARDA LE FOTO). In provincia di Rieti, a Poggio Bustone, la lapide del monumento intitolato al tenente dei partigiani Emo Battisti è stata divelta. A Corsico, invece, sconosciuti hanno incendiato parzialmente gli addobbi sistemati in vista della ricorrenza sul monumento alla Resistenza e asportato quelli presenti su un altro dedicato agli Alpini.Sono questi gli episodi che rischiano di accendere tensioni le politiche e rinfocolare vecchie contrapposizioni ideologiche in occasione del 66 anniversario del 25 aprile.

Il sindaco di Roma, intanto, ha fermamente condannato la presenza per le strade della capitale di manifesti che si fanno beffa della festa della resistenza. E un appello al rispetto arriva anche dal ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi, che dichiara: “Pregherei alcuni amici del centrodestra di rispettare il 25 aprile, che è la festa di tutti gli italiani liberati dall'oppressione fascista".
Sul tema è intervenuto anche Romano Prodi, che dalle colonne del quotidiano romano il Messaggero ha spiegato che la festa della Liberazione “è una data fondamentale per la nostra storia, anche se la distanza ne ha affievolito il ricordo fino a renderlo quasi assente nelle più giovani generazioni. E' una data fondamentale non solo perché ricorda la fine di una lunga tragica guerra e la liberazione della nostra Italia dal giogo del nazismo e del fascismo ma soprattutto perché apre finalmente una nuova prospettiva di vita economica e politica del Paese".

Idv contro rigurgiti del fascismo - "Bisogna ricordare il 25 aprile per sradicare gli allarmanti rigurgiti fascisti testimoniati anche dagli indegni manifesti apparsi a Roma", esorta il portavoce Idv, Leoluca Orlando. "Il 25 aprile - sottolinea - deve essere un patrimonio comune a tutte le forze politiche democratiche e ognuno deve condannare fermamente gli attacchi alla Costituzione che si sono pericolosamente ripetuti negli ultimi giorni".

Le manifestazioni – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano deporrà una corona d'alloro al Monumento del Milite Ignoto. Sempre all'Altare della Patria, successivamente, avrà luogo la cerimonia di consegna della Medaglia d'Oro al Merito Civile alla memoria di Mario Pucci, un giovane di venti anni barbaramente ucciso a Firenze il 13 giugno 1938, alla presenza dei Ministri dell'Interno e della Difesa e delle massime autorità civili e militari.

La manifestazione principale, come tutti gli anni, si tiene a Milano. Il corteo, (ore 14,30, da Porta Venezia a Piazza Duomo) ha raccolto numerose adesioni. Ha confermato la loro presenza il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, la segretaria della Cgil Susanna Camusso. Saranno presenti i candidati sindaco Letizia Moratti (centrodestra), Giuliano Pisapia (centrosinistra), Manfredi Palmeri (Terzo Polo)
Moratti, attuale sindaco, non ha ancora deciso se seguire tutta la manifestazione o solo un tratto. Cinque anni fa subito dopo aver annunciato la sua candidatura a sindaco di Milano, Moratti, allora ministro dell' Istruzione, partecipò al corteo ma la sua presenza fu accolta da bordate di fischi e proteste.

Sul palco di Milano parleranno un'immigrata (la senegalese Nelly Dop), uno studente (Giulio Franchini), un ricercatore (Giorgio Ornati) e un insegnante (Francesco Dettori).
Concluderà gli interventi il neopresidente Anpi, Carlo Smuraglia.

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