Sonia Alfano (Idv): "Grillo è come Berlusconi"

Politica
Sonia Alfano e Luigi De Magistris insieme a una manifestazione
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Dopo l'attacco del blogger a Luigi De Magistris, l'eurodeputata dell'Italia dei valori in un'intervista a Sky.it interviene a difesa del collega. E accusa il comico di usare le armi del "killeraggio mediatico", criticando "senza sapere nulla"

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di Serenella Mattera

Beppe Grillo? “Come Berlusconi”. Usa le armi del “killeraggio mediatico”. E per “inseguire un’implosione del sistema fine a se stessa”, critica “senza sapere nulla”. Non usa eufemismi, Sonia Alfano. Al telefono con Sky.it, l’eurodeputata dell'Idv accetta di commentare lo scontro che si è acceso tra il comico genovese e l’ex pm Luigi De Magistris. E prende le parti di quest’ultimo, suo collega a Bruxelles: dopo aver sponsorizzato l’elezione di entrambi, accusa Alfano, Grillo li ha abbandonati.

Ma cosa ha scatenato lo scontro tra i volti più noti dell’ala movimentista della politica? Un post firmato da Grillo il 12 marzo, che si apre con il faccione di De Magistris in primo piano e accanto la scritta: “Comprereste un voto usato da quest’uomo?”. Il blogger critica la candidatura dell’ex pm a sindaco di Napoli. E afferma di aver commesso uno dei suoi errori “più imbarazzanti” quando nel 2009 lo ha sostenuto nella corsa per le europee. “Sulla sua attività di europarlamentare tantissimi contavano, io per primo, per contrastare i fondi europei destinati alle mafie – scrive Grillo - In questi mesi è stato forse più presente sui giornali e in televisione che nei banchi di Bruxelles. Ah, la visibilità, ah la coerenza”.

A stretto giro arriva la risposta di De Magistris: “Grillo non ha interesse che la politica cambi, ha interesse a mantenere un marchio privatistico”. E allora chiediamo a Sonia Alfano di spiegarci cosa accade, come si spiega quella che appare ormai un’insanabile rottura con il promotore del Movimento cinque stelle.

Questo attacco di Grillo a De Magistris l’ha spiazzata?
Spiazzata non direi proprio. Anche nei miei confronti Grillo è stato poco corretto.

Che intende?
Dopo le elezioni ci ha abbandonato, rifiutandosi di pubblicare tutto il materiale che gli mandavamo sulla nostra attività. E intanto faceva passare l’idea che a Bruxelles non facevamo niente.

Eppure era stato un grande sponsor della vostra elezione da indipendenti nelle file dell’Idv.
Guardi, Luigi ed io avevamo paura di vivere politicamente un esilio in Europa. E un po’ è così: le nostre battaglie non trovano nessuno spazio sulla stampa nazionale. Eppure Grillo all’epoca ci ha spinto a candidarci. Ci ha detto: dovete farlo.

E adesso?
Non da oggi, ma da un anno ormai, parla come un giornalista pidiellino e ci sottopone a un killeraggio mediatico. Ha attaccato anche me in passato, insieme a Luigi, dal suo blog: ci accusa di non fare niente. Ma sono sicura che Grillo non sa nulla di quel che ho fatto in questi anni in Parlamento a Bruxelles, perché non si informa. E allora gli ricordo che mi ha insegnato lui a usare la Rete e in Rete nessuno può mentire: basta che vada sul mio blog o sul sito del Parlamento per sapere tutte le cose che ho fatto.

Grillo accusa tra l’altro De Magistris di essere stato eletto da indipendente “grazie (anche) ai voti del blog” e di essersi “subito dopo” iscritto all’Idv.
Ma questo che cambia? Luigi è lo stesso di due anni fa. E poi anche io, che non mi sono mai iscritta all’Idv, sono stata di fatto espulsa da Grillo, dalle pagine del suo blog, dal suo movimento. Allora gli ho chiesto di motivare le sue scelte, le sue opinioni, ma si è comportato esattamente come fa Berlusconi quando si rifiuta di andare ai dibattiti in tv.

Non le ha risposto?
Ho le prove di tutte le mail che gli ho mandato. Eppure non lo vedo e non lo sento da un anno. Gli ho scritto anche due lettere aperte: nessuna risposta.

Si sarà data una spiegazione di questo atteggiamento di Grillo.
Credo la sua sia una campagna fine a se stessa, per dire sempre di no e distruggere tutto. Ma così aiuta semplicemente il populismo e l’antipolitica. Quindi aiuta Berlusconi.

Grillo rinfaccia anche a De Magistris di aver detto che mai avrebbe abbandonato l’incarico ricevuto in Europa prima della fine del mandato, “per coerenza”.
La scelta di candidarsi a Napoli per Luigi non è stata certo semplice: gli pesa e non sarà una passeggiata di salute. Ma di fronte all’emergenza non poteva tirarsi indietro. A Grillo dico: c’è stato, lui, a Napoli a spasso nei quartieri a rischio criminalità? Non basta fare delle comparsate davanti alle discariche quando esplode la questione dei rifiuti.

De Magistris però aveva detto che non avrebbe lasciato l’Europarlamento.
Pure Grillo aveva detto che non sarebbe mai sceso in politica. E invece poi voleva candidarsi alla segreteria del Pd, se non glielo avessero impedito.

Adesso a Napoli il Movimento a cinque stelle del blogger presenta un suo candidato, Roberto Fico. L’area movimentista si spacca, dunque?
I meet up (le organizzazioni di base del Movimento, ndr) non sono tutti dipendenti dal Grillo pensiero. Mi auguro che Fico dialoghi con Luigi, per iniziare una battaglia insieme.

Persa ogni speranza, invece, in un dialogo con Grillo?
Al contrario. Dal momento che io non cambio idea sulle persone all’improvviso, continuo a dire che Grillo è una persona che stimo. Quindi non chiedo delle scuse, ma spero ancora che prima o poi si ravveda: sul nostro conto ha proprio sbagliato.

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