Il presidente del Consiglio interviene di nuovo sulla giustizia: "Non è una riforma contro i magistrati". E aggiunge: "Alla Camera 330 deputati, presto si aggiungeranno altri parlamentari". VIDEO
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"Sono coraggioso, temerario, forse anche un po' eroico e matto. Ho detto variamo subito questa importante riforma: e infatti lo abbiamo fatto nel Consiglio dei ministri di giovedì". Silvio Berlusconi torna a parlare di giustizia. Nel giorno in cui il presidente della Camera, ai microfoni di SkyTG24, afferma la necessità della riforma pur negando che in Italia ci sia alcuna dittatura dei pm (come invece sostenuto dal premier), il premier ribadisce quello che considera un successo della sua legislatura.
Ho finalmente i numeri per fare la riforma - "Sono sotto cinque processi, di cui uno civile terribile perché mi si chiede una montagna di soldi" ha poi aggiunto Berlusconi. "Tutte le persone sagge, con la testa sulla spalle, mi hanno detto 'non presentare adesso la riforma della giustizia perché altrimenti chissà cosa ti fanno'. Ho ritenuto però, che avendo finalmente raggiunto nei fatti una maggioranza in grado di fare questa riforma, di poter dire non mi importa niente. Così abbiamo varato la riforma.
Alla Camera 330 deputati - "Oggi rispetto a prima possiamo contare su una maggioranza che è numericamente meno ampia - ha proseguito il premier - Vi anticipo che penso che possiamo arrivare oltre i 330 alla Camera dei deputati, ma è una maggioranza politicamente più coesa e che, sono sicuro, consentirà al governo di fare un enorme salto di qualità per quanto riguarda la realizzazione delle riforme e in generale per la produzione delle leggi". E precisa: "Il progressivo aumento e infoltimento del gruppo dei responsabili, al quale si aggiungeranno presto altri parlamentari, comporta un netto rafforzamento di questa maggioranza e ciò ci consentirà di realizzare tutti e cinque i punti che ho presentato al Parlamento il 29 settembre scorso".
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