Scuola, Gelmini: “Bersani sui tetti legittima gli eccessi”

Politica
monumenti_protesta_studenti_roma_protesta_studenti

Il ministro dell’Istruzione, in un’intervista a la Stampa, critica il leader del Pd che si è unito alla protesta dei ricercatori. E aggiunge: “Guardando la tv sembrano tanti gli studenti che manifestano, ma non è così”. LA RASSEGNA STAMPA

VAI ALLO SPECIALE SCUOLA

Guarda anche
:
I politici, le proteste e la moda del tetto
Dal Colosseo alla Mole Antonelliana: gli studenti occupano la cultura

"Come fa un uomo di più di 50 anni, segretario di un grande partito, a non capire che così rischia di legittimare gli eccessi?". E' quanto si chiede il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, in un'intervista a la Stampa, a proposito del gesto di protesta del leader del Pd Pier Luigi Bersani che è salito su un tetto assieme a dei ricercatori, aggiungendo: "Sono davvero preoccupata, non vorrei che tutto degenerasse, che qualche giovane finisse con il farsi male". E sottolinea: "Solo una parte degli studenti protesta. Guardando la televisione sembrano tanti, in realtà la maggioranza sta negli atenei a studiare". Sulla questione dei baroni, il ministro afferma di introdurre con la riforma "criteri di merito nell'assegnazione delle cattedre, evitando le parentopoli e i rettori a vita". Il titolare dell'Istruzione sottolinea poi come la crisi rappresenti "un'opportunità". "Chi oggi grida "risorse-risorse-risorse" senza fare i conti con la realtà - sottolinea -, ci condanna al declino". Il ministro Gelmini si dice sicura che "la riforma passerà" ma, aggiunge, "mi preoccupa il clima sociale".

Intervistata anche dal Corriere della Sera, la Gelmini rinnova "un appello alla responsabilità di tutti" spiegando di non essere "sorda alle proteste" e che "la riforma è ancora aperta a modifiche", in particolare sull'età pensionabile dei docenti e sui parenti dei professori.

Proprio alla protesta degli studenti sono dedicate le aperture di tutti i giornali. Non solo italiani ma anche internazionali (GUARDA LA RASSEGNA STAMPA ESTERA). Una protesta che ha avuto come teatro i monumenti più importanti d’Italia. Il Colosseo, la Torre di Pisa, la Mole Antonelliana, l’Abbazia del Santo a Padova: numerosi i luoghi-simbolo dell'Italia occupati dagli studenti. Le contestazioni sono avanzate di pari passo con l'esame del ddl sulla riforma da parte dell'aula della Camera. Il governo è andato di nuovo sotto su un emendamento di Fli, il voto è slittato a martedì 30 novembre e il ministro Gelmini ha avvertito che se il ddl venisse stravolto dagli emendamenti è pronta a ritirarlo.

Sul Corriere della Sera, a pagina 3, si parla anche della polemica nata dal commento che il direttore del Tg4 Emilio Fede ha fatto mentre andavano in onda le immagini delle proteste degli studenti: "Un popolo civile come noi siamo, quando si trova di fronte a queste situazioni dovrebbe intervenire e menarli, perché capiscono solo di essere menati". Poi, però, dopo che l'Idv aveva annunciato una denuncia per istigazione a delinquere, ha precisato: "Nessun invito a rispondere alla violenza con la violenza".

Fede: "Meniamoli". IL VIDEO



Tutti i video della protesta

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]