Giornata cruciale per la maggioranza. Gli esponenti di Futuro e Libertà lasciano il governo. In serata vertice ad Arcore tra il premier e la Lega. Ecco i numeri del governo a Montecitorio e Palazzo Madama. LA SCHEDA
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Il premier Silvio Berlusconi si mostra prudente ma ottimista: dopo la Finanziaria andrà in Parlamento ed è convinto di ottenere la fiducia del Senato e forse anche della Camera. Ma il risiko dei numeri di Montecitorio e Palazzo Madama non è totalmente roseo per la maggioranza. E questo vale in particolare alla Camera dove a conti fatti al governo mancano sette deputati per raggiungere con certezza la quota 316 necessaria per incassare la fiducia. In Senato invece il governo è molto più tranquillo grazie però anche al fatto che il quorum si abbassa per l'assenza quasi scontata di alcuni senatori a vita.
Ecco, in pillole, la situazione:
MONTECITORIO, CENTRODESTRA A -7 - I deputati del Pdl (234) e della Lega (59) sono in totale 293 ai quali vanno aggiunti 11 parlamentari di Noi sud e Pid, Francesco Pionati dell'Alleanza di centro e il repubblicano Francesco Nucara arrivando a quota 306. L'opposizione (206 Pd; 24 Idv; 35 Udc; 6 Api) è a quota 271 e con Fli (37) ed Mpa (5) si arriva a 312 (va escluso infatti Fini perché in genere, per prassi il presidente non vota).
Alla maggioranza mancherebbero, così, 10 deputati per arrivare a quota 316. E' ipotizzabile, però, che con il governo votino Bruno Cesario, (ex Api e componente della commissione Bilancio dove sulla Finanziaria ha generalmente votato con il centrodestra), Maurizio Grassano, ex leghista e ora componente dei Liberaldemocratici (con Daniela Melchiorre e Italo Tanoni che dovrebbero votare invece no alla fiducia) oltre che Massimo Calearo che si astenne nel voto di fiducia ai cinque punti programmatici delineati dal premier alla Camera ma fino all'ultimo valutò anche l'opzione del sì. La quota per il governo arriva così a quota 309, ovvero a meno sette dal fatidico 316 necessario.
SENATO, GOVERNO SICURO SENZA SENATORI A VITA - A Palazzo Madama il Pdl (134 senatori) e la Lega (26) sono a quota 159 se si toglie il voto del presidente Renato Schifani che , per prassi, non vota . In ogni caso 159 è la cifra esattamente sufficiente per ottenere la fiducia se, come è probabile, dal computo dei presenti ai fini del quorum (321) andranno levati Carlo Azeglio Ciampi, Rita Levi Montalcini, Sergio Pininfarina e Giulio Andreotti che da tempo non vanno a votare. L'opposizione più Fli ed Mpa e contando anche il voto di Adriana Poli Bortone si ferma invece appena a quota 145.
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