Il milione del signor Bonaventura, un parto della fantasia. Campioni del mondo di bugie. Comizio da capo-popolo: questi i commenti da Pd e Idv. Beppe Grillo: "Berlusconi usa la piazza come le donne: prima le paga, poi dice di averle conquistate"
Mentre il centrodestra si raduna in piazza San Giovanni e Berlusconi parla al suo "popolo" dal palco, dal centrosinistra arrivano i primi commenti.
Sul numero dei partecipanti, innanzitutto: "Il milione di Verdini è come quello del signor Bonaventura, un parto della fantasia. Basta guardare le immagini su Sky per rendersi conto di quanta è stata ristretta la piazza con i gazebo e le torrette", afferma Nico Stumpo, responsabile organizzativo del Pd replicando all'annuncio del coordinatore del Pdl che aveva annunciato di vedere in piazza oltre un milione di sostenitori. "Per fare un calcolo - prosegue - basta andare su Google Earth e misurare metro per metro gli spazi, si capisce così che il milione è solo nella fantasia di Verdini. Siamo lontani e di tantissimo. Essendo presente anche il ministro Tremonti - conclude - i numeri lieviteranno ancora chissà fino a quanto, ma sempre di fantasie si tratterà".
Interviene anche Beppe Grillo, che non risparmia il veleno: Berlusconi usa la piazza come le donne: "Prima le paga poi dice che le ha conquistate". Ha esordito così Beppe Grillo davanti a una piazza Maggiore di Bologna gremita da oltre 15.000 persone. Il comico genovese ha presentato nel capoluogo emiliano-romagnolo la lista 'Cinque stelle' che, nata dal suo movimento, candida a presidente della Regione Giovanni Favia. "In questo momento c'è un anziano che gira per Roma a dare bonus da 100 euro", ha detto Grillo riferendosi alle polemiche sulla manifestazione del Pdl a Roma: "Da' il bus gratis e anche un set di pentole in regalo e va in mezzo alla gente che lui stesso paga". Poi ha aggiunto: "Si comporta con la gente come con la D'Addario: paga le donne e poi dice che le ha conquistate".
"Un comizio da capopopolo, non da leader politico e men che meno da premier". Lo afferma Luigi Zanda del Pd nel commentare l'intervento del premier Silvio Berlusconi a piazza San Giovanni.
"In una piazza lontanissima dai numeri annunciati. Avevano parlato di un milione sui loro giornali prima ancora che partissero i pullman per Roma e ora insistono su cifre che non stanno né in cielo né in terra. La piazza è stata transennata fino a ridurla a metà della sua dimensione reale, se anche ci fossero quattro persone a metro quadrato (densità praticamente impossibile) saremmo ancora ben lontani dalle centomila persone", conclude.
Sulla stessa linea il segretario del Pd Pierluigi Bersani: "Il discorso che abbiamo sentito è da capopopolo, non certo da statista o da capo del Governo. E' il solito discorso che sentiamo dal 1994". "L'unica novità desolante -ha aggiunto Bersani- è vedere i candidati alla presidenza di regioni che giurano nelle mani di Silvio Berlusconi. Le autonomie che si inchinano all'imperatore". Bersani ha poi replicato all'affermazione secondo cui la sinistra non ha senso dello Stato. "Un capo del governo che dice quello che dice scagliandosi contro istituzioni fondamentali come quella della magistratura per esempio credo sia un capo del governo che piccona lui alcuni elementi basici della nostra vita comune e questo e' preoccupante. Bisogna ricordare al nostro capo del governo che le regole vengono prima del consenso. Le regole -ha concluso Bersani- si cambiano ma finche' ci sono si rispettano e questo e' un elemento che purtroppo sfugge al nostro presidente del Consiglio".
"Berlusconi coglie ogni occasione per dividere il Paese tra amici e nemici e offre una visione dello Stato primitiva, confermandosi niente altro che un tribuno. E' inoltre inquietante che continui a brandire le riforme della Giustizia senza spiegarne i contenuti: forse perché si tratta di riforme pensate solo nei suoi interessi". Lo ha detto la capogruppo del PD nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti.
"Berlusconi è il campione del mondo di bugie. E' incredibile quante sciocchezze sia stato in grado di dire in appena pochi minuti. La compilazione delle liste a Roma, i fatti di Trani, il suo amore contro il nostro presunto odio. Una serie di sciocchezze che se non fossero state dette dal capo del governo in una piazza, in pieno stile Peron, farebbero sorridere chiunque avesse un pò di senso dell`umorismo". Così il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario giudica il discorso del presidente del Consiglio a piazza San Giovanni. Secondo Belisario però "c'è davvero di che preoccuparsi. Speriamo solo che le promesse che ha fatto non le mantenga, come ha fatto negli ultimi 16 anni. Siamo preoccupati: la riforma in senso presidenziale della Costituzione, la riforma della giustizia e degli organi di garanzia come il Csm, senza neanche consultarsi con le opposizioni, è il punto di svolta verso la codificazione dell`attuale regime autoritario. L'unico modo per fermarlo e batterlo sonoramente il 28 e 29 marzo. Questa volta - conclude Belisario - è davvero in gioco la sopravvivenza della nostra democrazia".
Serafico il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "Questo è l'unico paese al mondo in cui un vertice dello Stato va in piazza contro i magistrati". Così Casini, oggi a Belluno, commentando le parole di Berlusconi a Roma. "Ma contento lui - ha concluso - contenti tutti".
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La manifestazione del Pdl a Roma in piazza San Giovanni
La manifestazione del Pd a Roma in piazza del Popolo
Sul numero dei partecipanti, innanzitutto: "Il milione di Verdini è come quello del signor Bonaventura, un parto della fantasia. Basta guardare le immagini su Sky per rendersi conto di quanta è stata ristretta la piazza con i gazebo e le torrette", afferma Nico Stumpo, responsabile organizzativo del Pd replicando all'annuncio del coordinatore del Pdl che aveva annunciato di vedere in piazza oltre un milione di sostenitori. "Per fare un calcolo - prosegue - basta andare su Google Earth e misurare metro per metro gli spazi, si capisce così che il milione è solo nella fantasia di Verdini. Siamo lontani e di tantissimo. Essendo presente anche il ministro Tremonti - conclude - i numeri lieviteranno ancora chissà fino a quanto, ma sempre di fantasie si tratterà".
Interviene anche Beppe Grillo, che non risparmia il veleno: Berlusconi usa la piazza come le donne: "Prima le paga poi dice che le ha conquistate". Ha esordito così Beppe Grillo davanti a una piazza Maggiore di Bologna gremita da oltre 15.000 persone. Il comico genovese ha presentato nel capoluogo emiliano-romagnolo la lista 'Cinque stelle' che, nata dal suo movimento, candida a presidente della Regione Giovanni Favia. "In questo momento c'è un anziano che gira per Roma a dare bonus da 100 euro", ha detto Grillo riferendosi alle polemiche sulla manifestazione del Pdl a Roma: "Da' il bus gratis e anche un set di pentole in regalo e va in mezzo alla gente che lui stesso paga". Poi ha aggiunto: "Si comporta con la gente come con la D'Addario: paga le donne e poi dice che le ha conquistate".
"Un comizio da capopopolo, non da leader politico e men che meno da premier". Lo afferma Luigi Zanda del Pd nel commentare l'intervento del premier Silvio Berlusconi a piazza San Giovanni.
"In una piazza lontanissima dai numeri annunciati. Avevano parlato di un milione sui loro giornali prima ancora che partissero i pullman per Roma e ora insistono su cifre che non stanno né in cielo né in terra. La piazza è stata transennata fino a ridurla a metà della sua dimensione reale, se anche ci fossero quattro persone a metro quadrato (densità praticamente impossibile) saremmo ancora ben lontani dalle centomila persone", conclude.
Sulla stessa linea il segretario del Pd Pierluigi Bersani: "Il discorso che abbiamo sentito è da capopopolo, non certo da statista o da capo del Governo. E' il solito discorso che sentiamo dal 1994". "L'unica novità desolante -ha aggiunto Bersani- è vedere i candidati alla presidenza di regioni che giurano nelle mani di Silvio Berlusconi. Le autonomie che si inchinano all'imperatore". Bersani ha poi replicato all'affermazione secondo cui la sinistra non ha senso dello Stato. "Un capo del governo che dice quello che dice scagliandosi contro istituzioni fondamentali come quella della magistratura per esempio credo sia un capo del governo che piccona lui alcuni elementi basici della nostra vita comune e questo e' preoccupante. Bisogna ricordare al nostro capo del governo che le regole vengono prima del consenso. Le regole -ha concluso Bersani- si cambiano ma finche' ci sono si rispettano e questo e' un elemento che purtroppo sfugge al nostro presidente del Consiglio".
"Berlusconi coglie ogni occasione per dividere il Paese tra amici e nemici e offre una visione dello Stato primitiva, confermandosi niente altro che un tribuno. E' inoltre inquietante che continui a brandire le riforme della Giustizia senza spiegarne i contenuti: forse perché si tratta di riforme pensate solo nei suoi interessi". Lo ha detto la capogruppo del PD nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti.
"Berlusconi è il campione del mondo di bugie. E' incredibile quante sciocchezze sia stato in grado di dire in appena pochi minuti. La compilazione delle liste a Roma, i fatti di Trani, il suo amore contro il nostro presunto odio. Una serie di sciocchezze che se non fossero state dette dal capo del governo in una piazza, in pieno stile Peron, farebbero sorridere chiunque avesse un pò di senso dell`umorismo". Così il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario giudica il discorso del presidente del Consiglio a piazza San Giovanni. Secondo Belisario però "c'è davvero di che preoccuparsi. Speriamo solo che le promesse che ha fatto non le mantenga, come ha fatto negli ultimi 16 anni. Siamo preoccupati: la riforma in senso presidenziale della Costituzione, la riforma della giustizia e degli organi di garanzia come il Csm, senza neanche consultarsi con le opposizioni, è il punto di svolta verso la codificazione dell`attuale regime autoritario. L'unico modo per fermarlo e batterlo sonoramente il 28 e 29 marzo. Questa volta - conclude Belisario - è davvero in gioco la sopravvivenza della nostra democrazia".
Serafico il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: "Questo è l'unico paese al mondo in cui un vertice dello Stato va in piazza contro i magistrati". Così Casini, oggi a Belluno, commentando le parole di Berlusconi a Roma. "Ma contento lui - ha concluso - contenti tutti".
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