Par condicio, Berlusconi: bene lo stop ai "pollai in tv"
PoliticaIl premier, durante la presentazione del libro di Bruno Vespa, si è detto favorevole alla decisione della commissione di vigilanza Rai di sospendere i talk show durante la campagna elettorale. E ha precisato di non volersi riferire a Porta a Porta
La decisione di fermare quelli che ormai sono "pollai televisivi" non è né "scandalosa", né "preoccupante" anche perché potrebbero essere sostituite da tribune politiche. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso della presentazione del libro di Bruno Vespa Donne di cuori , commentando la scelta della commissione di vigilanza della Rai, che ha sospeso i talk show durante la campagna elettorale.
"Trasmissioni pollaio" le ha definite il premier, aggiungendo tuttavia di non volersi riferire a 'Porta a Porta'.
"Credo che nella decisone abbia pesato il fatto che la classe politica si proponga in delle trasmissioni pollaio e che queste risse continue abbiano contribuito molto ad abbassare il livello dell'apprezzamento della politica da parte dei cittadini che alcuni sondaggi danno al 12%", ha continuato il premier.
Ecco perché, ha aggiunto, "penso che per decoro sia un bene che certe trasmissioni siano diverse".
Quanto alla decisione del Parlamento, Berlusconi ha detto che non si può essere "democratici" a seconda delle decisioni prese e che dunque bisogna rispettare le decisioni della commissione di vigilanza.
Il premier ha quindi sottolineato che l'arrivo in Rai di trasmissioni condotte da giornalisti "non di sinistra" come Belpietro o Paragone fanno da contraltare a quelle condotte da altri giornalisti vicini alla sinistra e dunque, ha concluso, se queste trasmissioni vengono sostituite "da tribune politiche" non lo trovo "ne' scandaloso ne' preoccupante".
Il presidente del Consiglio ha poi definito la legge sulla par condicio "liberticida e assurda". E ha aggiunto: "Continuo a ritenere che si deve abolire la par condicio reintroducendo quella norma che stabilisce presenze televisive proporzionali ai voti".
Il servizio di SKY Tg24 con tutte le reazioni:
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Ecco perché, ha aggiunto, "penso che per decoro sia un bene che certe trasmissioni siano diverse".
Quanto alla decisione del Parlamento, Berlusconi ha detto che non si può essere "democratici" a seconda delle decisioni prese e che dunque bisogna rispettare le decisioni della commissione di vigilanza.
Il premier ha quindi sottolineato che l'arrivo in Rai di trasmissioni condotte da giornalisti "non di sinistra" come Belpietro o Paragone fanno da contraltare a quelle condotte da altri giornalisti vicini alla sinistra e dunque, ha concluso, se queste trasmissioni vengono sostituite "da tribune politiche" non lo trovo "ne' scandaloso ne' preoccupante".
Il presidente del Consiglio ha poi definito la legge sulla par condicio "liberticida e assurda". E ha aggiunto: "Continuo a ritenere che si deve abolire la par condicio reintroducendo quella norma che stabilisce presenze televisive proporzionali ai voti".
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