Consenso bipartisan all'invito sulle riforme, fatto a Bari dal presidente. Dal Pdl, però, Maurizio Gasparri rivendica la possibilità di andare avanti anche con i soli voti della maggioranza. E Di Pietro: "Bene, ma di quali riforme parliamo?"
Il nuovo appello sulla condivisione delle riforme, lanciato a Bari dal presidente Napolitano, ha trovato il pieno apprezzamento degli schieramenti. Non mancano, però, coloro che hanno espresso un consenso condizionato. In primo luogo Maurizio Gasparri che, pur consapevole della necessità di un confronto tra le parti soprattutto nei termini della revisione costituzionale, ha precisato: "Su temi come presidenzialismo, federalismo, riduzione del numero dei parlamentari e giustizia abbiamo ricevuto un mandato dagli elettori. Cercheremo la condivisione, ma le riforme andranno fatte in ogni caso". Apertura anche dal portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che ha però invitato l'opposizione a essere coraggiosa e a non illudersi di porre alcun diritto di veto. Il Pd, invece, condivide totalmente le considerazioni e il monito del capo dello Stato, riconoscendosi nelle sue parole. "Napolitano ha indicato la strada giusta", ha detto Rosy Bindi. Chi frena in parte è, invece, l'Italia dei Valori. Per Di Pietro ottimo il richiamo di Napolitano a un principio costituzionale, per poi aggiungere: "Ma di quali riforme parliamo? Agli italiani interessa un milione di posti di lavoro, che è andato perso e che bisogna ritrovare". Gli hanno fatto eco i Comunisti italaini: "Bene il richiamo del presidente al rispetto delle regole, ma la priorità del paese resta la crisi".
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