A formalizzare l'accordo tra il partito centrista e la candidata del centro-destra alla regione Lazio è stato lo stesso Lorenzo Cesa nel corso di una conferenza stampa
L'accordo c'è e reca la firma del segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, e della candidata alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini.
Si è concretizzata così, con una conferenza stampa nella sede romana del partito, l'alleanza tra Pdl e Udc per le regionali nel Lazio. Sette i pilastri sui quali si regge l'accordo: famiglia, lavoro, sanità, modernizzazione, sostegno alle imprese, ambiente e territorio, e nuova governance della Regione con grande attenzione all'area vasta sul modello delle grandi capitali europee. Di tutto questo si farà garante Renata Polverini che dovrà assicurare il rispetto dell'accordo e dell'alleanza a prescindere da eventuali cambiamenti degli assetti nazionali, come ha spiegato Lorenzo Cesa al termine della conferenza stampa.
"Un lavoro lungo e molto dettagliato", lo hanno definito tanto il segretario Udc quanto la candidata alla Regione. Il testo che ne è uscito, d'altra parte, è dettagliato: sulla famiglia, ad esempio, sembra essere stata l'introduzione del quoziente familiare regionale uno dei punti discriminanti.
Circa il capitolo lavoro, l'accordo impegna il futuro esecutivo regionale, nel caso di vittoria della Polverini, a riportare sotto la competenza di un unico assessorato la formazione professionale e le politiche giovanili per fare, si legge, "una vera strategia di attacco al dramma della disoccupazione e della perdita di posti di lavoro".
C'è poi l'aspetto più delicato e strategico rappresentato dalla sanità: "Allontanare i partiti dalla gestione della sanità" e' l'imperativo contenuto nell'accordo che si propone, inoltre, di "approvare un piano sanitario regionale nei primi sei mesi di legislatura, in modo da ridurre il numero delle Asl ad una in ogni provincia e ridisegnare la rete ospedaliera regionale centralizando l'informatica, gli acquisti e le prenotazioni".
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C'è poi l'aspetto più delicato e strategico rappresentato dalla sanità: "Allontanare i partiti dalla gestione della sanità" e' l'imperativo contenuto nell'accordo che si propone, inoltre, di "approvare un piano sanitario regionale nei primi sei mesi di legislatura, in modo da ridurre il numero delle Asl ad una in ogni provincia e ridisegnare la rete ospedaliera regionale centralizando l'informatica, gli acquisti e le prenotazioni".
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