Per Alfano il processo breve è una priorità del governo "perché giova agli italiani e, solo di riflesso, avrà un impatto sul premier". lntanto il leader dell'Udc propone di mettere in cantiere un lodo Alfano bis da approvare per via costituzionale
Il governo condivide lo "spirito e l'obiettivo" del testo della maggioranza sul processo breve. A 48 ore dalla presentazione del ddl in Senato e nel giorno in cui lo scrittore Roberto Saviano invita Silvio Berlusconi a "ritirare la norma del privilegio", esecutivo e maggioranza fanno quadrato e confermano che il provvedimento andra' avanti. Si tratta di una priorità dell'agenda di governo, spiega il ministro della Giustizia Angelino Alfano, perché giova agli italiani e, solo di riflesso, avrà un impatto sul presidente del Consiglio. Malgrado il fuoco di sbarramento dell'opposizione il governo difende il processo breve. Il Guardasigilli Angelino Alfano non ha dubbi. Si tratta di una priorità dell'agenda governativa perché - sostiene - giova agli italiani e, solo di riflesso, avrà un impatto sul presidente del Consiglio. Ma per uscire dal clima di dura contrapposizione innescato dal processo breve, c'è chi prova a raccogliere la proposta Casini su un nuovo lodo costituzionale condiviso dai poli per l'immunità delle alte cariche dello Stato. Gran parte della maggioranza è convinta che il processo breve sia la soluzione più adatta per garantire alla giustizia tempi ragionevoli ma nel Popolo della libertà i finiani sembrano smarcarsi. Il Parlamento discute questa legge e - fa sapere Italo Bocchino - se c'è disponibilità da parte dell'opposizione su un lodo Alfano costituzionale o sulla reintroduzione dell'immunità parlamentare si può tranquillamente fare. I falchi del Pdl non fanno sconti al Partito Democratico ritirando fuori una proposta di legge sul processo breve firmata dalla capogruppo al Senato Anna Finocchiaro che fissava il tetto di sei anni per chiudere i processi e l'accusa è pesante. A stretto giro la replica della Finocchiaro che non usa mezzi termini. "Gasparri e Bondi non sanno leggere e non sanno quello che dicono e, se lo sanno, mentono. "Le nostre proposte - sottolinea - sono molto diverse da quella del "salva processi" di Gasparri e Quagliariello. L'Italia dei valori non accoglie la proposta di Casini e punta tutto sul referendum abrogativo.