Il ministro a Milano parla di occupazione: "In strutture sociali come le nostre il posto fisso credo sia la base su cui si possa organizzare il tuo progetto di vita, la tua famiglia". VAI AL FORUM
"Certamente, se dovessi dire se è meglio il posto di lavoro fisso o il posto di lavoro mobile dico che è meglio il posto fisso". E' quanto ha affermato oggi il ministro dell'Economia Giulio Tremonti nelle conclusioni che ha svolto al convegno organizzato dalla Bpm su 'Partecipazione nell'impresa e azionariato dei lavoratori'.
A proposito dei cambiamenti quantitativi e qualitativi che hanno interessato il mondo del lavoro e della produzione in Occidente a causa della globalizzazione, Tremonti ha citato in particolare il progressivo spostamento dal posto fisso al posto mobile. "Io - ha sostenuto - non credo che la mobilità sia di per sé un valore per una struttura come la nostra".
Tremonti, che in diversi passaggi del suo discorso ha fatto riferimento all'enciclica 'Caritas in Veritate', ha sottolineato come sulla base del posto fisso sia possibile impostare vita, lavoro e famiglia, quindi la stabilità "come base per la stabilità sociale". Il ministro ha rilevato che altre società "hanno una cifra di mobilità intrinseca diversa" da quella dei Paesi della Vecchia Europa dove il lavoro fisso è ancora il modello principale ma ci sono aree crescenti "che non corrispondono al nostro portato fondamentale storico".
Il ministro ha dunque ribadito che "in strutture sociali come le nostre, il posto fisso credo sia la base su cui si possa organizzare il tuo progetto di vita, la tua famiglia. La variabilità del posto di lavoro, l'incertezza, l'immobilità, per alcuni sono un valore - ha concluso il ministro - ma per me, onestamente, no".
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A proposito dei cambiamenti quantitativi e qualitativi che hanno interessato il mondo del lavoro e della produzione in Occidente a causa della globalizzazione, Tremonti ha citato in particolare il progressivo spostamento dal posto fisso al posto mobile. "Io - ha sostenuto - non credo che la mobilità sia di per sé un valore per una struttura come la nostra".
Tremonti, che in diversi passaggi del suo discorso ha fatto riferimento all'enciclica 'Caritas in Veritate', ha sottolineato come sulla base del posto fisso sia possibile impostare vita, lavoro e famiglia, quindi la stabilità "come base per la stabilità sociale". Il ministro ha rilevato che altre società "hanno una cifra di mobilità intrinseca diversa" da quella dei Paesi della Vecchia Europa dove il lavoro fisso è ancora il modello principale ma ci sono aree crescenti "che non corrispondono al nostro portato fondamentale storico".
Il ministro ha dunque ribadito che "in strutture sociali come le nostre, il posto fisso credo sia la base su cui si possa organizzare il tuo progetto di vita, la tua famiglia. La variabilità del posto di lavoro, l'incertezza, l'immobilità, per alcuni sono un valore - ha concluso il ministro - ma per me, onestamente, no".
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