Minacce a Berlusconi, Bossi, Fini in lettera al Riformista

Politica
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La missiva è firmata Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente. Il testo del messaggio: lasciate la politica e Berlusconi si consegni alla giustizia comune perché in quella comunista la sentenza sarà inevitabile. Fini: il delirio di un folle

Il quotidiano 'Il Riformista' ha ricevuto una lettera contenente minacce nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del presidente della Camera Gianfranco Fini e del leader della Lega Umberto Bossi.

Lo conferma il direttore del giornale, Antonio Polito, spiegando che si tratta di un comunicato firmato con la stella a 5 punte e con la sigla 'Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente': nella lettera si chiedevano le dimissioni di Berlusconi, Fini e Bossi entro la mezzanotte di sabato, in particolare si spingeva il premier a consegnarsi alla giustizia comune altrimenti la stentenza della giustizia comunista sarebbe stata "inevitabile".

No al colpo di Stato sì alla rivoluzione, questo il titolo della lettera. La missiva è stata spedita da Milano l'8 ottobre, all'indomani della decisione della Corte costituzionale sul lodo Alfano, ed è stata aperta questa mattina. "Dopo la sentenza della Consulta, il presidente del Consiglio non vuole dimettersi", si legge ancora, "noi diciamo basta". Tuttavia i mittenti assicurano che non intendono ricorrere "a bombe o coinvolgere innocenti", ma che sono pronti a una vera e propria rivoluzione armata come a Cuba. "Berlusconi, Fini e Bossi - capo delle nuove camicie nere - se volete evitare un nuovo 8 settembre dimettetevi entro le 23:59 del 16 ottobre", è l'avvertimento.

Berlusconi: continuo il mio lavoro come sempre. Silvio Berlusconi non è impensierito per le minacce a lui rivolte nella lettera recapitata al 'Riformista'. Ai parlamentari del Pdl, riuniti a Palazzo Grazioli, Berlusconi avrebbe detto di essere intenzionato a continuare il suo lavoro come sempre.

Fini: il delirio di un folle. "Auspico non si apra un dibattito sul nulla perché è chiaramente il delirio di un folle". Cosi' il presidente della Camera Gianfranco Fini, a margine di un convegno ad Asolo, commenta la lettera di minacce.

Piena "solidarietà" dell'Associazione Nazionale Magistrati a Silvio Berlusconi e agli altri esponenti del governo vittime della lettera di minacce,. "Piena solidarietà - ha detto il presidente dell'Anm, Luca Palamara - Siamo contrari a ogni forma di minaccia e di violenza".

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