Dopo lo scontro istituzionale per la bocciatura del Lodo Alfano, il presidente del Consiglio si dice "convinto che sia possibile una leale dialettica tra il Quirinale e il governo". Ma torna ad attaccare dicendo che "in Italia nessuno è super partes"
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"106 procedimenti mi sono piombati addosso. Sono il maggior perseguitato dalla magistratura nel mondo. Ho subito più di 2500 udienze, ho speso 200 milioni di euro per pagare i giudici, cioè gli avvocati. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a Palazzo Chigi".
Il presidente del Consiglio ha ribadito che "la Consulta è un organo politico perché è composta da giudici messi lì da tre presidenti della Repubblica di sinistra e altri eletti dalla sinistra in Parlamento: non poteva approvare il Lodo Alfano". E ha aggiunto: "Non vedo altre conseguenze per il paese, il governo, per me, se non di dover sottrarre del tempo al lavoro per il Paese.
Il premier ha attaccato nuovamente l'opposizione: "la sinistra, definendola, minoranza nel Paese, non avendo altri argomenti per attaccare la straordinaria opera del governo si attacca ai magistrati, unica arma che gli rimane per sovvertire il governo che gode del più ampio consenso dei cittadini in occidente. La stampa estera ha rapporti solo con la sinistra, mi dispiace perchè per infangare me hanno infangato il paese".
Berlusconi ha ricordato che "ci fu un caso analogo nel '94 che fu determinante per la caduta del governo e ho avuto un'assoluzione con formula piena. Allora fu il Corriere della Sera a essere determinante, dispiace che un giornale che rappresenta la buona borghesia milanese sia diventato un foglio della sinistra".
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