Dalla legge che porta i loro nomi fino agli scontri su integrazione e diritto di voto agli extracomunitari: tutti i video di una convivenza conflittuale
"Fini è un amico, molto meglio di quanto pensassi”. È il 5 aprile 2002: così Umberto Bossi definisce i rapporti con l’alleato di governo. Un clima di armonia che a luglio di quell’anno porterà all’approvazione in parlamento di una legge, la “Bossi-Fini” appunto, con l’introduzione di norme più rigorose sull’immigrazione, tra cui il permesso di soggiorno concesso solo all’extracomunitario regolarmente assunto e l’immediato accompagnamento dei clandestini alla frontiera.
In tema sbarchi, la linea resta condivisa almeno fino al dicembre 2007: con il centrodestra all’opposizione, è Fini a chiedere “un reato che oggi non c’è, l'ingresso clandestino” per rendere “più efficace l’espulsione degli irregolari”, certo che “anche Bossi sarebbe d’accordo”.
Dal settembre 2008 i rapporti tra i due leader si fanno però sempre più tesi, soprattutto in tema di sbarchi e immigrazione, fino alle ultime esternazioni dei giorni scorsi. Del binomio Bossi-Fini, sembra essere rimasta solo una legge di sette anni fa. Il resto, lo raccontano le cronache dei nostri giorni.
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4 settembre 2008 Alla festa del Pd di Firenze, il presidente della Camera Gianfranco Fini dice: “Lo straniero che viene in Italia può votare a certe condizioni, ma deve contemporaneamente dimostrare di essere in grado di adempiere a dei doveri”. | 5 ottobre 2008 Fini commenta alcuni epiosdi di razzismo: "Se vogliamo battere la xenofobia, dobbiamo avere una politica sull’immigrazione chiara, con due principi: rigore e integrazione". |
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10 gennaio 2009 Un emendamento della Lega sul ddl anticrisi propone un tassa di 50 euro per il permesso di soggiorno e 10.000 euro di fidejussione per gli extracomunitari che aprono una partiva Iva. Fini commenta: “le misure proposte sono discriminatorie”. | 19 gennaio 2009 “Per evitare l’incitazione all’odio, il Corano dovrebbe essere predicato in italiano in tutte le moschee".La proposta di Gianfranco Fini incassa il parere favorevole della Lega, che dice: “L’avevamo già proposto noi”. |
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12 marzo 2008 Mentre la Camera discute il pacchetto sicurezza, Gianfranco Fini critica la norma che consente ai sanitari di denunciare gli immigrati irregolari: “un medico ha il dovere di curare una persona, non di vedere se è clandestino o meno”. | 15 aprile 2009 A proposito della legge sull’immigrazione che porta anche il suo nome (la “Bossi-Fini”, appunto), il presidente della Camera commenta: “L’impianto generale è valido, ma dei correttivi sull’applicazione si rendono necessari”. |
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8 maggio 2009 Il deputato leghista Matteo Salvini propone posti riservati ai milanesi nella metropolitana del capoluogo lombardo (poi dirà: "Era solo una battuta"). Fini commenta: “La proposta offende le persone e la Costituzione”. | 9 agosto 2009 Durante le commemorazioni per la strage di Marcinelle, Gianfranco Fini invoca “il rispetto per tutti i lavoratori anche clandestini”. Bossi replica: “Noi andavamo a lavorare, non ad ammazzare la gente”. |
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4 settembre 2009 Fini torna di nuovo a chiedere tempi più brevi per il diritto di voto agli immigrati regolari nelle elezioni amministrative. La Lega replica:“Noi non cambiamo idea”. | 7 settembre 2009 Dopo le nuove dichiarazioni di Gianfranco Fini, Umberto Bossi attacca il presidente della Camera: “Quello li è matto. Anche noi vogliamo aiutare gli immigrati, ma a casa loro; se Fini non lo capisce, è destinato a perdere altri voti”. |
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12 settembre 2009 “Ognuno è libero di suicidarsi come vuole, ma se proprio gli immigrati gli stanno tanto a cuore, Fini se li porti a casa sua, il governo manterrà i suoi impegni”: così Umberto Bossi torna a commentare le posizioni di Gianfranco Fini sui diritti agli immigrati. | 12 settembre Al congresso dell’Udc, Gianfranco Fini replica a Umberto Bossi: “Negare l’universalità dei diritti dell’uomo, negare che accanto alla politica dei doveri serva una politica dei diritti non credo che sia un suicidio politico. È il suicidio della ragione, non solo della pietà cristiana”. |