Eruzione Stromboli, la frazione di Ginostra coperta di cenere

Sicilia
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L'intensità attività dello Stromboli, la cui colata lavica ben alimentata continua a raggiungere il mare, connessa ai venti che spirano nella zona, stanno trasportando una notevole quantità di cenere

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Nella piccola frazione di Ginostra è "emergenza cenere". L'intensità attività dello Stromboli, la cui colata lavica ben alimentata continua a raggiungere il mare, connessa ai venti che spirano nella zona, stanno trasportando una notevole quantità di cenere.

La situazione

Nella notte, rispetto ai giorni precedenti, il fenomeno si è intensificato e stamane le strade e le abitazioni si sono risvegliate sotto una densa coltre nera. Nel borgo i cittadini si sono messi all'opera per ripulire. "Bisogna fare presto, prima che piova - sottolinea un abitante - Dai tetti delle abitazioni raccogliamo l'acqua piovane nelle cisterne. Il rischio è che diventi inservibile, compresa quella già depositata".

Lo sciame sismico tra Vulcano e Lipari

Intanto non si arresta lo sciame sismico nell'area tra Vulcano e Lipari, dove domenica si è verificato un terremoto di magnitudo 4.6. Stamane, dopo quelle dei giorni scorsi, è stata registrata una nuova scossa (la più intensa dopo quella di domenica). Ha avuto una magnitudo di 3.1 e, per fortuna, ha avuto un ipocentro a 293 chilometri di profondità.

Ingv: “Rallenta la fuoriuscita di lava dal cratere Nord”

Rallenta la fuoriuscita di lava dal cratere nord dello Stromboli. Il flusso continua ad essere attivo nella parte alta della Sciara del Fuoco. Al momento, il fronte lavico si attesta ad una quota di circa 600 metri sul livello del mare. Lo evidenzia l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania dopo che proprio personale ha effettuato un sorvolo aereo sul vulcano su un elicottero del secondo nucleo della Guardia costiera. I rilievi, oltre ad individuare l'attuale stato del fronte lavico, hanno permesso di avere una visione la terrazza craterica dopo l'intensa attività degli ultimi giorni. Le immagini termiche non hanno, altresì, rilevato attività esplosiva nell'area craterica durante il sorvolo.

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