Cronaca
Migranti, Humanity 1 e Geo Barents a Catania: cosa succede. LE FOTO
L'imbarcazione della ong Sos Humanity è arrivata nel porto siciliano, dove sono scese 144 delle 179 persone a bordo: fragili, donne e bambini, come previsto dalle direttive del governo. Per le altre 35, ancora a bordo, possibile un ricorso al Tar contro l'esecutivo. Tajani: 'Al vertice dei ministri degli Esteri Ue sarò chiaro. Serve un patto europeo per gestire rotte e sbarchi'. Arrivata in porto anche la Geo Barents, la nave di MSF con 574 persone a bordo: sbarcate 357
Dopo un lungo braccio di ferro con le autorità italiane, sono sbarcati al porto di Catania 144 dei 179 migranti che erano a bordo della nave Humanity 1, della ong Sos Humanity. Centodue persone scese a Catania sono minorenni, tra cui 100 non accompagnati, fa sapere il Viminale. Restano sull’imbarcazione 35 persone – “tutti uomini adulti, senza problemi medici” – che “le autorità italiane sembra non vogliano lasciar sbarcare”, riferisce la Ong. Gli altri sono stati portati in centri di accoglienza. A Catania anche la Geo Barents: sbarcate 357 persone su 572
Le operazioni di sbarco dalla Humanity 1 sono partite dopo un’ispezione delle autorità che si è tenuta nella notte tra sabato e domenica. Intanto, la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta sulla possibile presenza di scafisti sulla nave. Le indagini puntano a individuare eventuali componenti dell'equipaggio delle due barche soccorse dalla ong. La nave non è però intenzionata a lasciare lo scalo siciliano. “Noi restiamo nel porto e abbiamo intenzione di sbarcare anche gli altri 35 naufraghi ancora a bordo", riferiscono i rappresentanti di Sos Humanity
Secondo quanto previsto dalle direttive del governo italiane, hanno diritto a scendere dalla nave le persone fragili, le donne e i bambini. Gli altri migranti non hanno i requisiti richiesti per lasciare l’imbarcazione. Durante l’ispezione notturna, nei pressi del porto si sono riuniti circa 30 attivisti che hanno protestato per chiedere lo sbarco immediato di tutti i naufraghi, con slogan come “Tutti liberi e tutte libere” e striscioni con scritto #portiaperti