Non è ancora chiaro a quale barchino e sbarco appartengano i cadaveri o se siano addirittura riconducibili a qualche altro incidente avvenuto in acque internazionali o tunisine
Un'imbarcazione di circa 5 metri con a bordo una trentina di persone è affondata a 24 miglia dalla costa di Lampedusa. Poche ore dopo i cadaveri in avanzato stato di decomposizione di due uomini e due donne sono stati ripescati a diverse miglia dalla costa dell'isola, ma non è ancora chiaro a quale barchino e sbarco appartengano o se siano addirittura riconducibili a qualche altro incidente avvenuto in acque internazionali o tunisine. Le salme sono state portate prima a molo Favarolo e poi alla camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dove già si trovano le salme dei due bambini - di 10 mesi e un anno - morti ustionati a causa dell'incendio divampato nei giorni scorsi su un altro barchino che viaggiava verso l'Italia..
Il naufragio e i soccorsi
I militari della motovedetta della Guardia costiera hanno tratto in salvo 22 uomini, 3 donne e un minore. Una bambina, in probabile ipotermia, con la madre e un ragazzo che aveva forti dolori al petto, subito dopo lo sbarco al molo Favarolo, sono stati portati al Poliambulatorio. Non è escluso che possano essere trasferiti in altre strutture sanitarie. I migranti provengono da Liberia, Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Senegal, Mali e Gambia. Prima del naufragio sull'isola sono sbarcate altre 28 persone. Tutti i migranti soccorsi sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 648 ospiti.
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Minorenne incinta trasferita in ospedale
Una minorenne incinta di 7 mesi, ospite da alcuni giorni dell'hotspot, è stata trasferita con l'elicottero del 118, all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. La ragazza ha iniziato ad avere forti dolori e dopo un primo trasferimento al Poliambulatorio, i medici hanno deciso si spostarla in ospedale.
