Migranti, Unhcr: sei morti per fame e sete su un barcone a Pozzallo, tra loro due bambini

Sicilia
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L'Agenzia sta assistendo i 26 sopravvissuti sbarcati, molti dei quali “presentano condizioni estremamente gravi, tra cui ustioni”

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Sei rifugiati siriani, fra cui due bambini di uno e due anni, un adolescente e tre adulti, sono morti su un barcone presumibilmente "di fame e di sete". Lo afferma l'Unhcr sottolineando che l'Agenzia sta assistendo i 26 sopravvissuti sbarcati a Pozzallo, molti dei quali "presentano condizioni estremamente gravi, tra cui ustioni" (GLI SBARCHI A LAMPEDUSA).

Unhcr: “Inaccettabile”

“È inaccettabile - aggiunge la rappresentante Chiara Cardoletti - Rafforzare il soccorso in mare è l'unico modo per evitare queste tragedie".

Sindaco Pozzallo: "Immagine paragonabile a sopravvissuti lager nazisti"

"L'immagine terribile era paragonabile a quella dei sopravvissuti nei lager nazisti". Lo afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, raccontando l'arrivo nella città portuale siciliana del gruppo di 26 migranti, soccorsi da una barca in cui erano morti si fame e sete sei siriani, tra cui un bambino di un anno e un'altro bambino di due anni. "È impressionante - prosegue Ammatuna - lo stato di disidratazione e debolezza di tutti i migranti che faticavano a mantenere la stazione eretta. Oltre al grave stato di disidratazione, si evidenziava anche un'eccessiva desquamazione cutanea da probabile esposizione al vento, al sole e al mare. Una migrante è stata trasportata in ospedale, tutti gli altri sono stati immediatamente rifocillati ed idratati a Pozzallo". 

Barchino arrivato nel pomeriggio a Lampedusa.

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