Il parco archeologico propone visite 'immersive' che comprendono la visita ai templi, musica lirica e un bagno in mare
Scoprire i templi all'alba seguendo le guide, ascoltare un soprano, scoprire delle "archeonote" su un antico aulos e nuotare sulle rovine dell'antica darsena ormai sommersa. A Selinunte, in provincia di Trapani, si può. Il parco archeologico propone infatti visite 'immersive' che adesso comprendono anche un bagno a mare all'ombra dei templi dorici. Dopo i quasi trecento spettatori alla prima alba "lirica" a Selinunte del 17 agosto, nuovo appuntamento domenica 21 agosto sempre con il format di CoopCulture.
L'evento
Un numero infinito di visitatori, una lunga fila ma l’alba era già sold out dalla sera prima. In tanti però sono giunti al parco archeologico di Selinunte e hanno aspettato per poter entrare lo stesso, appena finite le visite guidate con lo spettacolo di voci liriche che nascevano dalla notte. In due repliche, si sono sfiorati i mille spettatori, e in parecchi sono addirittura tornati: affascinati, rispettosi, felici di scoprire il parco sotto una luce inedita, quella dell’alba che colora i templi di rosa. Dopo il primo appuntamento di mercoledì scorso, c’è stato un passaparola ininterrotto e stamattina alle 5 c’era già la fila. Il format è quello di CoopCulture: si entra quando i templi sono ancora immersi nel buio, le guide conducono i visitatori nella notte raccontando l’antica Selinunte. I soprani Federica Maggì e Emanuela Sala - in rosso fiammante - e il tenore Luciano Giambra paiono emergere dal buio, tra arie note, qualche incursione pop, e un gran finale con “Nessun dorma” e “Let’s sunshine” con il pubblico che partecipa felice. Con Maurizio Maiorana (fiati, percussione e voce), Manuel Scarano (chitarra e voce) e Marcello Iozzia al pianoforte, drammaturgia musicale di Giovanni Mazzara.
Il bagno in mare
Stamattina il direttore del Parco, Felice Crescente, ha deciso di aprire dopo tanti anni il cancello che porta direttamente alla spiaggia, nata dal riempimento della darsena della città antica, visto che anticamente il mare “entrava” nella costa e arrivava fino al fiume Cottone. E sono stati in tanti ad arrivare alla spiaggia per un bagno alle prime ore del mattino, in un’acqua che pare cristallo e dove si intravedono le rovine delle fondamenta dell’antica Selinunte. Questa possibilità resterà: chiunque visiterà il parco la domenica (fino all’11 settembre) potrà accedere alla spiaggia con lo stesso biglietto. Con l’aiuto della Croce Rossa è stato allestito il servizio di salvataggio e si può partecipare alla visita guidata ArcheoBlu di CoopCulture che comprende la Collina orientale, il Baglio Florio con l’antiquarium e l’Acropoli raggiunta con le navette elettriche interne del parco, attraversando anche l’antico alveo del fiume Cottone. Si potrà poi raggiungere la spiaggia. L’ultima navetta di rientro sarà alle 20.
Gli spettacoli
Di sera, a partire dalle 21, si continua con gli spettacoli: domani è previsto “L’alba separa dalla luce l’ombra”, un galà lirico, ma ci sarà la possibilità di ascoltare il suono arcaico dell’aulos, l’antico strumento scoperto esattamente dieci anni fa proprio in uno scavo a Selinunte. Un omaggio alla vocalità italiana tra ‘800 e ‘900, dalla romanza da salotto alla lirica da camera, alla canzone napoletana. La presentazione e l’illustrazione dei brani scelti sarà a cura del pianista e direttore della junior orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Simone Genuini. L’aulos sarà narrato dalla ricercatrice Angela Bellia dell’Institute of Heritage Science National Research Council mentre l’archeoluthiery Marco Sciascia farà risuonare una copia dello strumento. Solisti: Gabriella Pasini al violoncello, il soprano Silvia Pasini e il tenore Michael Alfonsi del Teatro dell’Opera di Roma.