L'uomo, di 51 anni, sarebbe caduto nel vuoto durante la sostituzione di alcuni pannelli sulla copertura di un capannone
Tragico incidente sul lavoro oggi a Cefalù. Un uomo di 51 anni, Antonino Tamburo, originario del posto, ha perso la vita mentre era al lavoro nel cantiere che si sta occupando del progetto per il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono. A darne notizia è stato il segretario provinciale della Fillea Cgil, Piero Cerauolo. Da quanto hanno appreso i sindacati,arebbe caduto da un'altezza di quattro metri mentre era nel cestello del sollevatore per sostituire un pannello del tetto di un capannone che funge da riparo della "talpa" meccanica utilizzata per lo scavo della galleria in contrada Ogliastrillo. "L'operaio non aveva l'imbracatura - ha sottolineato Ceraulo - è caduto da quattro metri sbattendo il mento. È morto sul colpo". A seguito dell'accaduto è stato proclamato uno sciopero di 24 ore dai sindacati degli edili, che porterà al blocco di tutte le attività del cantiere.
Sequestrata la salma
La salma del 51enne è stata sequestrata e il pm di Termini Imerese ha disposto l'autopsia. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Cefalù e dei colleghi della Tutela del lavoro. Gli inquirenti stanno sentendo tutti gli operai che si trovavano nella zona del cantiere per cercare di ricostruire quanto successo.
La nota dell’azienda
"È con profondo dolore che Toto Costruzioni Generali apprende del tragico incidente verificatosi presso il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina, nella tratta di Ogliastrillo-Cefalù. Al momento la dinamica degli eventi non è stata chiarita e sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità giudiziarie, con cui la società sta pienamente e attivamente collaborando. La famiglia Toto, insieme a tutti i dipendenti e le maestranze si unisce al dolore della famiglia, alla quale garantirà tutto il sostegno possibile per superare questa tragica situazione". Lo si legge in una nota dell’azienda.
Cisl Palermo: "La misura è colma"
"Ora basta la misura è colma: ieri a Trapani, nella cava di Custonaci, oggi nella zona di Cefalù nel cantiere per il raddoppio ferroviario ad Ogliastrillo, ormai come purtroppo diciamo da tempo, è una continua 'strage sul lavoro', e siamo stanchi di contare tutte queste vittime. Siamo come sempre vicini alle famiglie, non è tollerabile che un lavoratore non faccia ritorno a casa". Lo affermano i segretari generali Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese. "La sicurezza sul lavoro - aggiungono - è una emergenza nazionale da porre come prioritaria con tavoli specifici fra tutte le istituzioni competenti che devono portare a interventi immediati e concreti. Bisogna andare oltre le parole di solidarietà e portare avanti atti concreti: servono più ispettori del lavoro, un maggiore coordinamento tra enti e istituzioni, l'attuazione, in tutti i luoghi di lavoro, del Testo unico sulla sicurezza, che non sempre viene rispettato". I due segretari concludono: "il lavoro è vita, valorizzazione e realizzazione della persona, ma ormai con cadenza quotidiana, in alcuni settori in particolare come quello edile, contiamo le vittime di incidenti che con la giusta prevenzione potevano essere evitate e tutto ciò è di una gravità inaudita”.