Migranti, ex sindaco posta foto del degrado in hot spot Lampedusa: “Sembra la Libia”

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Fanno il giro del web le foto dell'ex sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, della grave situazione nell'hotpsot di Lampedusa, stipato di migranti, compresi bimbi e donne, nel degrado, tra rifiuti e sporcizia

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"Sono 2.100 le persone ammassate nel Centro di accoglienza a  Lampedusa. Anche donne (quattro sono gravide), bambini, malati e bisognosi di cure dormono per terra, dove pure mangiano, tra i rifiuti. Potrebbero essere foto della Libia. Ma no, è l'Italia". Fanno il giro del web le foto dell'ex sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, della grave situazione nell'hotpsot di Lampedusa, stipato di migranti, compresi bimbi e donne, nel degrado, tra rifiuti e sporcizia. (LA SITUAZIONE)

Ex sindaco Totò Martello: "Il sistema non funziona"

"Il sistema non funziona: basta andare a Porto Empedocle, all'arrivo del traghetto da Lampedusa, per vedere i migranti che, una volta approdati, sono lasciati a se stessi. Nessuno li conduce nei centri d'accoglienza e nel territorio si vedono lunghe file di persone che, sotto il sole, dirigersi verso la stazione ferroviaria per andare chissà dove. Queste scene danno la misura del disinteresse nei confronti dei migranti". Lo dice Totò Martello, fino a un mese fa sindaco di Lampedusa. "Non c'è più un coordinamento - aggiunge - Trasferire i migranti contando sul traghetto di linea e sulle navi militari non può che creare queste condizioni di caos. I flussi sono sostenuti, l'hotspot non ha la capacità di contenerli e questo è noto da sempre. Le uniche variabili a determinare gli arrivi sono le condizioni meteo, anch'esse prevedibili. Portare via 500 persone, quando ne sono presenti duemila, equivale a lasciare tutto inalterato e continuare nell'emergenza". "Insisto: le immagini dei migranti dispersi per le strade di Agrigento, che stendono i panni sul viadotto Morandi, e quelli ammassati come bestie nell'hotspot di Lampedusa danno la dimensione del disinteresse governativo sulla questione migranti".

Foto degrado
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Nave della Marina a Lampedusa, 600 trasferimenti

Intanto, per far fronte all'emergenza, la nave San Marco della Marina militare è attraccata a Cala Pisana, a Lampedusa. Imbarcherà, durante la giornata, 600 dei 1.850 migranti ospiti dell'hotspot di contrada Imbriacola. A piccoli gruppi, i migranti - già pre-identificati e sottoposti al tampone rapido per la diagnosi del Covid - verranno trasferiti dalla polizia a Cala Pisana. Nella struttura di primissima accoglienza, se non vi saranno approdi durante la giornata, dovrebbero rimanere 1.250 persone, a fronte di 350 posti disponibili. 

Il sindaco: "Entro lunedì verrà svuotato hotspot"

"I migranti, ben 600, che verranno imbarcati sulla nave San Marco della Marina militare, verranno portati a Porto Empedocle (Ag). Domani, probabilmente, la stessa nave tornerà a Lampedusa per imbarcarne altri 600. Stasera, migliorate leggermente le condizioni meteo, con il traghetto di linea Cossydra verranno spostati un altro centinaio di ospiti. Contiamo entro lunedì di svuotare completamente l'hotspot". Lo ha detto, seguendo al molo Favarolo le prime operazioni di trasferimento dei migranti, il neo sindaco delle Pelagie Filippo Mannino. "Ieri è stata fatta un'operazione straordinaria di pulizia della struttura di primissima accoglienza - ha aggiunto il primo cittadino - . E oggi sia il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che il direttore dei Servizi civili per l'immigrazione e l'asilo, il prefetto Michela Lattarulo, faranno un sopralluogo all'hotspot di contrada Imbriacola. Poi verrà fatta una riunione, con le forze dell'ordine e i gestori del centro d'accoglienza, - ha concluso Mannino - per valutare cosa sta accadendo e come comportarsi". 

Le parole del prefetto

"La 'San Marco' della Marina sta imbarcando l'ultimo gruppetto di migranti ospiti dell'hotspot e poi prenderà il largo per Porto Empedocle (Agrigento) dove giungerà domattina. I 600 migranti verranno dislocati fra la Sicilia e il resto della penisola, mentre la nave della Marina tornerà a Lampedusa per caricare altri 600 ospiti della struttura d'accoglienza. Domani sera dovrebbe inoltre partire un grosso pattugliatore della Guardia di finanza che imbarcherà altre 120 o 150 persone. Se non lunedì, al massimo martedì, completeremo i trasferimenti". A dirlo è il prefetto Maria Rita Cocciufa. "Lavoriamo alacremente e continueremo a farlo - spiega - . E' stata fatta già ieri, d'intesa con il Comune, una raccolta straordinaria di rifiuti presenti all'hotspot e naturalmente verrà ripulito ulteriormente". Fra le difficoltà che si sono registrate e che hanno anche rallentato le procedure di pre-identificazione degli ospiti, anche la mancanza di mediatori. Si parla di contratti ed incarichi scaduti. "Oggi ci sono stati degli innesti significativi grazie a Frontex e Unhcr. Stiamo cercando di rimettere in piedi un meccanismo - garantisce il prefetto di Agrigento - che ha avuto dei momenti di difficoltà, da parte nostra l'attenzione è assoluta". Le condizioni meteo dovrebbero tornare buone, e di fatto facilitare nuove traversate, già nella serata di domani, se non lunedì. Per 15 giorni, poi, il mare sarà calmo.

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