Sono 6 i candidati alla carica di primo cittadino. Le elezioni si terranno domenica 12 giugno mentre l'eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno
Domenica 12 giugno a Palermo si vota per scegliere il nuovo sindaco e per i cinque referendum sulla giustizia. Sono 6 i candidati alla carica di primo cittadino nel capoluogo e l'eventuale ballottaggio, che interessa solo i comuni con più di 15mila abitanti nei quali nessuno dei candidati raggiunge il 40% dei voti, si terrà il 26 giugno. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - IL REFERENDUM)
I candidati sindaco a Palermo
Franco Miceli è il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle e può contare sull'appoggio di quattro liste: Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, Sinistra civica ecologista e la lista civica Progetto Palermo. Nel 1990 fu eletto, a 37 anni, alla guida del Pci.
Roberto Lagalla corre invece per il centrodestra e può vantare la coalizione più ampia con 9 liste a sostegno: Prima l'Italia, Dc Nuova, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Alleanza per Palermo, Noi con l'Italia, Udc e le due liste civiche Moderati per Lagalla sindaco e Lavoriamo per Palermo.
Il terzo candidato è Fabrizio Ferrandelli, è sostenuto da tre liste: Più Europa e Azione con Calenda, E tu splendi Palermo e Rompi il sistema.
La candidata della sinistra è Rita Barbera, sostenuta da Potere al Popolo e Rita Barbera sindaca.
Francesca Donato, europarlamentare nota per le sue teorie No Vax, si è presentata per la carica di Primo Cittadino del capoluogo siciliano con il sostegno della lista Rinascita Palermo.
Infine, Ciro Lomonte corre per diventare sindaco di Palermo con il sostegno della lista Siciliani Liberi.
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In Sicilia ogni elettore potrà dare fino a due preferenze per i candidati al consiglio comunale, purché si rispetti la preferenza di genere: se si vogliono votare due consiglieri dovranno essere un uomo ed una donna. È prevista la possibilità del voto disgiunto, si potrà quindi votare il candidato o i candidati al consiglio comunale di una lista, ed il candidato sindaco di un'altra lista. Se non si esprime alcuna preferenza per il candidato sindaco, il voto andrà automaticamente anche al candidato sindaco della lista nella quale si vota il candidato o i candidati al consiglio comunale.