Catania, nuova eruzione dell’Etna: fiume di lava

Sicilia

Le nuove bocche effusive si sono aperte domenica 29 maggio nella parte alta della desertica Valle del Bove dell'Etna e sul fianco del cratere di Sud-Est. Si registrano ritardi all'aeroporto di Catania per l'emissione di cenere

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Nuove bocche effusive si sono aperte domenica 29 maggio nella parte alta della desertica Valle del Bove dell'Etna e sul fianco del cratere di Sud-Est. La quota del punto di emissione di lavica della prima era di circa 2.800 metri sopra il livello del mare, mentre le due successive – apertesi nel pomeriggio – erano a quota 3.250 e intorno ai 2.800 metri. È quanto emerso da osservazioni degli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Da alcuni giorni, dunque, un fiume incandescente parte dal vulcano scendendo verso il mare.

Ritardi all'aeroporto per l'emissione di cenere

L'emissione di cenere presente da ieri dal cratere di Sud-Est dell'Etna sta provocando dei ritardi all'aeroporto di Catania nei voli in arrivo e partenza. Al momento, secondo il sito dello scalo, soltanto un aereo, quello della Wizz Air proveniente da Roma, è stato dirottato a Palermo. I rallentamenti sono dovuti alla limitazione di decolli e atterraggi, che cambiano al variare dell'emissione di cenere vulcanica, per la chiusura di uno spazio aereo dopo il bollettino per il volo (Vona) di colore rosso, il massimo livello di allerta, emesso ieri dall'Ingv. Sull'Etna, secondo quanto emerge da rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, continua intanto l'attività effusiva prodotta dal cratere di Sud-Est, con i fronti lavici più avanzati che si attestano a circa 2.100 metri. Dal punto di vista sismico l'ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando un leggero decremento, si mantiene attualmente nell'intervallo dei valori alti.

Il fumo proveniente dall'Etna
Il fumo proveniente dall'Etna

L’eruzione dei giorni scorsi

L' ampiezza media del tremore, dopo un rapido decremento osservato nel fine settimana, oscillava su valori medio-alti. La localizzazione delle sorgenti era nell'area del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3.000 metri. L'attività infrasonica era bassa e localizzata nell'area del cratere Bocca Nuova. I segnali delle deformazioni del suolo registrati alle reti permanenti di monitoraggio Gnss e clinometrica non mostravano variazioni significative.

Le nuove bocche effusive

Il tasso effusivo al momento delle osservazioni era basso e il flusso si muoveva all'interno della Valle del Bove in direzione di Monte Simone. I fronti lavici più avanzati hanno raggiunto la quota di circa 2.100 metri. L'ampiezza del tremore risultava stazionaria nella fascia alta dei valori.

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